Benedizionale di Sant'Etelvoldo
manoscritto miniato del X secolo / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
Il Benedizionale di San'Etelvoldo (Londra, British Library, Add MS 49598) è un manoscritto miniato del X secolo, la più importante opera superstite dell'anglosassone scuola di Winchester di miniatura. Contiene le varie benedizioni pontificie usate durante la Messa nei diversi giorni dell'anno ecclesiastico insieme a un modulo per benedire i ceri usati durante la festa della Purificazione. Il manoscritto fu compilato dal monaco Godeman su richiesta di Etelvoldo, vescovo di Winchester.
Il manoscritto è decorato su una scala estremamente ricca ed è generalmente accettato come il capolavoro miniato dell'arte tardo anglosassone e dello stile Winchester. Sono presenti 28 miniature a piena pagina, altre 19 pagine incorniciate, e due iniziali istoriate a tutta pagina, di cui una incorniciata. L'opera è incompleta e probabilmente erano previste altre 15 miniature a piena pagina e più pagine incorniciate. Come per la maggior parte dei manoscritti, le miniature, a parte l'oro e l'argento, erano dipinte ad acquerello.[1]
Venne utilizzata una vasta gamma di colori, molti sovraverniciati per ottenere un effetto diverso, e molto oro e argento. Lo stile delle miniature è caratterizzato da colori brillanti ed esuberanti ornamenti d'acanto.[2] Influenze della miniatura carolingia emergono dall'elegante scrittura carolina del libro e dai suoi dipinti che attingono alle scuole di Ada e Reims; Ada nelle "pose statuarie, i veli spiegazzati e le pieghe diagonali dei drappeggi", Reims nelle nuvole vorticose. Traspare un forte senso di inglesità nell'"esaltante danza del colore e delle linee" e nell'agile pennellata che libera le figure per "scivolare senza sforzo sulle cornici".[3]