![cover image](https://wikiwandv2-19431.kxcdn.com/_next/image?url=https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/9/96/EilatFringingReef.jpg/640px-EilatFringingReef.jpg&w=640&q=50)
Barriera di tipo marginale
Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
La barriera di tipo marginale è uno dei tre tipi principali di barriera corallina identificati dalla maggior parte degli esperti del settore. Si distingue dagli altri due (barriera vera e propria e atolli) per il fatto di avere una zona retrostante di acque basse (laguna) o addirittura nessuna. Se una barriera di tipo marginale cresce direttamente dalla linea di costa (vedi la fotografia) il piano della barriera si estende a partire dalla spiaggia e non ha una zona di laguna. In altri casi (per esempio, molto spesso nelle Bahamas), la barriera marginale può svilupparsi a poche centinaia di metri dalla costa e delimitare un esteso sistema di acque basse, con numerose alghe e barriera a macchie. La più grande barriera di tipo marginale al mondo è la Ningaloo Reef, che si estende per 260 km lungo la costa dell'Australia Occidentale[1].
![Thumb image](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/9/96/EilatFringingReef.jpg/640px-EilatFringingReef.jpg)
Questo tipo di barriera corallina è quello che più comunemente si trova ai Caraibi e nel Mar rosso. Darwin credeva che questo fosse il primo di tipo di barriera corallina a formarsi intorno alle masse terrestri, nel corso di un processo lungo di sviluppo della barriera.[2]