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aereo da ricognizione, versione del tipo Aviatik B con armamento Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
L'Aviatik B.II era un monomotore biplano da ricognizione prodotto dall'azienda tedesco imperiale Automobil und Aviatik AG negli anni dieci del XX secolo ed utilizzato principalmente dalla Luftstreitkräfte, l'aeronautica militare dell'esercito imperiale tedesco, durante la prima guerra mondiale.
Aviatik B.II | |
---|---|
Descrizione | |
Tipo | aereo da ricognizione |
Progettista | Robert Wild [1] |
Costruttore | Automobil und Aviatik |
Data primo volo | 1915 |
Data entrata in servizio | 1915 |
Data ritiro dal servizio | 1916 |
Utilizzatore principale | Luftstreitkräfte |
Altri utilizzatori | k.u.k. Luftfahrtruppen |
Sviluppato dal | Aviatik B.I |
Altre varianti | Aviatik B.III |
Dimensioni e pesi | |
Lunghezza | 7,10 m |
Apertura alare | 12,50 m |
Altezza | 3,30 m |
Superficie alare | 34,20 m² |
Peso a vuoto | 672 kg |
Peso carico | 1 089 kg |
Propulsione | |
Motore | un Mercedes D.II |
Potenza | 120 PS (88 kW) |
Prestazioni | |
Velocità max | 100 km/h |
Velocità di crociera | 72 km/h |
Autonomia | 3 h 30 min |
Tangenza | 6 100 |
i dati sono estratti da Уголок неба [2] | |
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Venne prodotto su licenza anche dalla Oesterreichische Flugzeugfabrik ed utilizzato dalla k.u.k. Luftfahrtruppen.[3]
Il B.II venne progettato dall'ingegnere svizzero Robert Wild sviluppando il precedente B.I appena fu disponibile un'unità motrice più potente, il Mercedes D.II da 120 PS (88 kW). Il nuovo modello non differiva sostanzialmente dal suo predecessore ma a causa della maggior potenza disponibile, la cellula venne ulteriormente rinforzata.
Sul fronte italiano nel giugno 1915 rappresentava la linea di volo della Flik 16 di Seebach di Villaco.
Il B.I era un velivolo dall'aspetto e dalla costruzione, per l'epoca, convenzionale, monomotore biplano con carrello fisso realizzato in legno e tela.
La fusoliera, costruita con struttura in legno e rivestita con pannelli di compensato e tela verniciata, era caratterizzata dalla presenza di due abitacoli separati aperti posti in tandem, l'anteriore per l'osservatore ed il posteriore per il pilota. Questa soluzione, normalmente utilizzata nei primi modelli biposto dell'epoca, non consentiva di attrezzare il velivolo con armamento di difesa, caratteristica comune a tutti i ricognitori categorizzati come B Typ nella designazione Idflieg. Posteriormente terminava in un impennaggio classico monoderiva.
Il carrello d'atterraggio era semplice, fisso con grandi ruote collegate tramite un assale rigido, integrato posteriormente da un pattino d'appoggio posizionato sotto la fusoliera in prossimità della coda.
La propulsione era affidata ad un motore Mercedes D.II, un sei cilindri in linea raffreddato a liquido in grado di erogare una potenza pari a 120 PS (88 kW) ed abbinato ad un'elica bipala in legno a passo fisso.
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