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pittore, illustratore e regista italiano (1894-1972) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Augusto Camerini (Roma, 21 gennaio 1894 – Roma, 18 dicembre 1972) è stato un pittore, illustratore e regista italiano.
Fratello del celebre regista Mario Camerini e cugino di Augusto Genina, fu un pittore e illustratore di grande successo nel primo ventennio del Novecento; collaborò a diverse riviste, tra le quali il famoso settimanale satirico Becco giallo dal 1924 al 1926 insieme a Tullio Gramantieri, Gabriele Galantara e Alberto Cavaliere[1] e quindi in seguito a Il Travaso delle Idee, Contachiaro, il Marc'Aurelio fino al quotidiano Paese Sera. Tra il 1920 e il 1923 si dedicò al cinema dirigendo sette film nel periodo muto, anche se in precedenza era già attivo nel mondo della celluloide con la mansione di decoratore delle scenografie. Con l'inizio dell'era del sonoro diresse un altro film nel 1933, Cento di questi giorni, che non ebbe molto successo, per poi rientrare nella sua attività di illustratore, anche per diversi libri. Nel dopoguerra fu assistente alla regia del fratello in Molti sogni per le strade e collaborò a due soggetti e sceneggiature nel 1955. Muore nella capitale (dove abitava in via di Trasone) - che gli ha intitolato una strada (in zona Casal Boccone) - all'età di 78 anni.
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