Atlante catalano
carta geografica del XIV secolo / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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L'Atlante catalano (1375 ca.)[3] è la mappa più importante del periodo medioevale.[5] Sicuramente ascrivibile allo stile della c.d. "Scuola cartografica maiorchina", di cui costituisce l'epitome,[6] non riporta la firma dell'autore. Si suppone sia stato prodotto dall'ebreo maiorchino Abraham Cresques e da suo figlio Jafudà.[1][2]
Atlante catalano | |
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Autori | Abraham Cresques (attribuzione)[1][2] e Jehuda Cresques (attribuzione)[1][2] |
Data | 1375 ca.[3] |
Tecnica | pergamena di vellum |
Dimensioni | 65×300 cm |
Ubicazione | Biblioteca nazionale di Francia, "Espagnol 30"[4], Parigi |
Coordinate | 48°50′01″N 2°22′33″E48°50′01″N, 2°22′33″E |
La mappa è concettualmente un portolano, seppur preziosamente miniato in vari colori, anche oro e argento, e ricco di annotazioni, come tipico per le opere dei cartografi maiorchini.[7] Originariamente era composto da 6 fogli, poi divisi a metà per il lungo e incollati su cinque tavole di legno, mentre la prima metà sinistra del primo foglio e l'ultima metà destra dell'ultimo vennero incollate su una pergamena. Le pagine misurano ca. 65x50 cm per un totale di 65x300 cm.[8][9] La scala di rappresentazione è 1 cm ≈ 50 miglia.[9]
La data di realizzazione dell'opera è stata stimata al 1375 in ragione delle note presenti nel calendario.[3] L'opera fu regalata dall'Infante Giovanni I d'Aragona al nuovo re di Francia Carlo VI e dal 1380 figura nella biblioteca reale francese. Attualmente è custodita nella Biblioteca nazionale di Francia, segnatura "Espagnol 30".[4]