Assedio di Budapest
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L'assedio di Budapest (o battaglia di Budapest, nella letteratura tedesca Schlacht um Budapest, nella storiografia sovietica indicata come operazione Budapest - Будапештская операция, Budapeštskaja operacija[3]) fu un sanguinoso e prolungato scontro combattuto tra l'Armata Rossa (con il concorso di numerosi reparti del Forțele Terestre Române) e la Wehrmacht tedesca, supportata dai suoi alleati ungheresi, durante la seconda guerra mondiale sul fronte orientale per il possesso della capitale magiara. Il violentissimo combattimento finale tra le forze tedesco-ungheresi rimaste accerchiate a Budapest dal 26 dicembre 1944 e le truppe d'assalto sovietiche (protrattosi per oltre un mese all'interno della cerchia cittadina) giunse al termine di una serie di offensive lanciate dall'Armata Rossa in Ungheria a partire dal 29 ottobre 1944, che provocarono aspri e ripetuti scontri con le riserve corazzate tedesche tenacemente decise, secondo le direttive di Hitler, ad impedire una vittoria sovietica.
Assedio di Budapest parte del Fronte orientale della seconda guerra mondiale | |||
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Soldati sovietici a Budapest | |||
Data | 29 ottobre 1944 - 13 febbraio 1945 | ||
Luogo | Grande Alföld e Budapest, Ungheria | ||
Esito | Vittoria romeno-sovietica | ||
Schieramenti | |||
Comandanti | |||
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Effettivi | |||
Perdite | |||
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Le operazioni si conclusero il 13 febbraio del 1945 con la distruzione di gran parte dei reparti accerchiati e la resa delle residue forze tedesche a Budapest, quando ormai gran parte del territorio ungherese era in mano sovietica.