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Armin Theophil Wegner
militare, attivista e scrittore tedesco / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Armin Theophil Wegner (Elberfeld, 16 ottobre 1886 – Roma, 17 maggio 1978) è stato un militare, attivista e scrittore tedesco.
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Armin Theophil Wegner è stato un militare paramedico tedesco nella prima guerra mondiale, un autore prolifico e attivista[1] per i diritti umani. Stanziato nell'Impero ottomano durante la Prima guerra mondiale, Wegner è stato un testimone del Genocidio del popolo Armeno e le fotografie da lui prese documentano la drammatica situazione degli Armeni e, oggi, rappresentano «il nucleo della testimonianza delle immagini del genocidio».[2]
Negli anni successivi alla Prima Guerra Mondiale, Wegner ha anche manifestato la propria opposizione, a rischio della propria vita, alle politiche anti-semitiche dei nazisti. Nel 1933, ha scritto un appassionato appello ad Adolf Hitler a nome degli ebrei residenti in Germania. Egli rammentò che la persecuzione degli ebrei non era solo una questione del «destino dei nostri fratelli ebrei, [ma anche] il destino della Germania».[3]
Facendo presente che egli stava scrivendo la lettera come un fiero tedesco le cui radici familiari prussiane risalgono fin dal tempo delle Crociate, ha chiesto a Hitler cosa sarebbe diventata la Germania se avesse continuato la sua persecuzione degli ebrei. Rispondendo alla sua stessa domanda, dichiarò: «Non c'è patria senza giustizia!».[4] È stato perseguitato dai nazisti e, per il suo impegno, riconosciuto nel memoriale Yad Vashem quale uno dei Giusti tra le nazioni.