Armi da fuoco cinesi dei Ming
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La dinastia Ming migliorò le primitive armi da fuoco ereditate dalle precedenti dinastie Yuan e Song dotando la Cina delle sue prime armi "moderne". Al principio della loro era, i Ming utilizzarono cannoni sempre più grandi. All'inizio del XVI secolo, artiglierie a retrocarica girevole di matrice ottomana e portoghese, tanto quanto e armi da fuoco portatili ad avancarica, furono incorporate nell'arsenale Ming. Nel XVII secolo, anche la colubrina olandese fu incorporata e divenne nota come hongyipao.[1][2] Alla fine della dinastia Ming, intorno al 1642, i cinesi combinarono i progetti dei cannoni europei con metodi di fusione indigeni per creare cannoni di metallo composito che riunissero le migliori caratteristiche dei cannoni di ferro e bronzo.[1][3][4]
Sebbene le armi da fuoco non sostituirono mai completamente l'arco e le frecce, alla fine del Cinquecento il governo imperiale ordinò la produzione d'un numero di bocche da fuoco superiore a quello degli archi e delle balestre.[5][6]