Antoine Fabre d'Olivet
scrittore francese / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Antoine Fabre d'Olivet (Ganges, 8 dicembre 1767 – Parigi, 25 marzo 1825) è stato uno scrittore francese. È stato scrittore, poeta e compositore la cui ermeneutica biblica e filosofica ha influenzato molti occultisti, come Eliphas Lévi e Gérard Encausse. Il suo miglior lavoro conosciuto oggi è la sua ricerca sull'ebraico biblico, i trentasei Versi d'Oro di Pitagora e l'arte sacra della musica. Il suo interesse per Pitagora e le opere risultanti hanno avviato un risveglio del Neopitagorismo che avrebbe poi influenzato molti occultisti e spirtitualisti New Age. Ha svolto un lavoro di reinterpretazione della Genesi a partire dal testo originale (in ebraico antico). Egli fu condannato sia da Napoleone I che dal Papa.
Per quanto riguarda la linguistica, Fabre d'Olivet può essere considerato come il maggiore rappresentante della teoria fonosemantica[1] ma allo stesso tempo anche il meno conosciuto. Gérard Genette non lo prese in alcuna considerazione nel suo approfondito studio sulla storia del fonosimbolismo, eppure il noto linguista B. L. Whorf rimase affascinato da Fabre d'Olivet e lo definì «un metafisico mistico e religioso che mescolò questo lato della sua natura con i lavori di uno dei più potenti intelletti di ogni epoca»[2].