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direttore della fotografia italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Giuseppe Angelo Scalenghe (Torino, 1888 – Torino, 18 settembre 1916) è stato un direttore della fotografia e operatore cinematografico italiano all'epoca del muto.
Tra i più validi cineoperatori italiani dell'epoca muta, iniziò all'Ambrosio Film, dove tra il 1911 e il 1912 firmò la fotografia di titoli di grande rilievo come La nave e Parsifal.
Nel 1913 passò alla Gloria Film, dove fu assunto come direttore tecnico e capo operatore, e dove costruì anche speciali macchine da presa. Tra i suoi maggiori lavori della casa vi furono Anima perversa (1913), Ma l'amor mio non muore (1913), Iwna, la perla del Gange (1914), Nerone e Agrippina (1914) e La maschera folle (1915).
Passato in seguito all'Excelsa Film e alla Monopol Film di Roma, in quest'ultima casa Scalenghe effettuò le riprese de La menzogna di Augusto Genina, ma morì improvvisamente durante le lavorazioni del film[1].
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