Andriano
comune dell'Alto Adige/Südtirol, Italia Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Andriano (Andrian in tedesco) è un comune italiano di 1 044 abitanti[1] della provincia autonoma di Bolzano, situato in fondovalle alla destra orografica dell'Adige, di fronte a Terlano ed ai piedi del Monte Macaion (1866 m, Catena della Mendola).
Andriano comune | |
---|---|
(IT) Andriano (DE) Andrian | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Trentino-Alto Adige |
Provincia | Bolzano |
Amministrazione | |
Sindaco | Roland Danay (SVP) dal 16-5-2010 (3º mandato dal 20-9-2020) |
Lingue ufficiali | Italiano, Tedesco |
Data di istituzione | 16-10-1920 |
Territorio | |
Coordinate | 46°31′04.48″N 11°13′53.08″E |
Altitudine | 274 m s.l.m. |
Superficie | 4,89 km² |
Abitanti | 1 044[1] (31-8-2020) |
Densità | 213,5 ab./km² |
Comuni confinanti | Appiano sulla Strada del Vino, Nalles, Terlano |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 39010 |
Prefisso | 0471 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 021002 |
Cod. catastale | A286 |
Targa | BZ |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 809 GG[3] |
Nome abitanti | (IT) andrianesi (DE) Andrianer[4] |
Patrono | Valentino di Terni |
Giorno festivo | 14 febbraio |
Cartografia | |
Posizione del comune di Andriano nella provincia autonoma di Bolzano | |
Sito istituzionale | |
Il toponimo è attestato per la prima volta nel 1186 come Andrian nella storia in una pergamena originale dell'archivio del convento di Gries dell'anno 1186, in altri documenti ufficiali del periodo viene attestata l'esistenza di un traghetto che attraversava al tempo il fiume Adige[5].
Nel 1240 come Aendrian e deriva dal nome di persona romano Andrius o Andraeus, corrispondente ad uomo virile, dal greco "anèr-andròs"[6].
Altra possibile derivazione si fa ricadere da Andrien, un villaggio in un angolo montano scarsamente boschivo dirimpetto a Terlano, probabilmente da antraeanum, aggettivo derivante dal termine latino antrum, in italiano antro, equivalente a "piccola valle rotonda" o "grotta boscosa".
È sostenuto a sufficienza da reperti archeologici, che il luogo era già abitato in epoca romana.
Dal momento che l'Adige era navigabile da Andriano, il paese si è trovato in una posizione geografica tale da essere un punto di riferimento economico e d'importanza strategica.
Nel periodo medievale e di prima età moderna, Andrino fece parte del distretto giudiziale di Castel Neuhaus presso Terlano, come è attestato da un documento del 1490 che chiama il borgo «Andrian in dem gericht Newenhaus»[7].
Il comune di Andriano, che in precedenza per più di cento anni era stato autonomo, venne incorporato con decreto del Re d'Italia Vittorio Emanuele III del 18 novembre 1928 nel comune di Nalles.
Dal 1953 Andriano è di nuovo un comune indipendente.
Notevoli sono le rovine del castello di Festenstein, costruzione menzionata la prima volta nel 1220 che svetta su un burrone sopra il paese[8][9].
Lo stemma è quello dei Signori di Andrian.[10] È partito di rosso e di argento, calzato ritondato dell'uno all'altro. Lo stemma attuale è stato adottato il 7 novembre 1968[11] e sostituisce quello concesso con DPR del 15 dicembre 1959 che prevedeva anche un gonfalone partito di bianco e di azzurro.[12][13]
La sua popolazione è nella sua quasi totalità di madrelingua tedesca.
% | Ripartizione linguistica (gruppi principali)[14] |
---|---|
89,96% | madrelingua tedesca |
9,53% | madrelingua italiana |
0,51% | madrelingua ladina |
Secondo il censimento del 1890 gli italiani erano il 12,5% della popolazione, diminuiti in seguito a causa di pressioni assimilatrici[15]. Negli ultimi 10 anni si è visto un discreto aumento della minoranza linguistica italiana, che è passata dal 2,55% sulla popolazione totale a ben 9,53%[16].
Abitanti censiti[17]
Secondo i dati ISTAT al 1º gennaio 2016 la popolazione straniera residente era di 63 persone, di cui:
La comunità straniera più numerosa è quella della Polonia che rappresenta il 25,40% degli stranieri[18].
L'economia si basa sul turismo primaverile ed estivo con strutture di ricezione quasi esclusivamente a conduzione familiare, e sull'attività agricola (meleti, cooperative di trasformazione del prodotto).
Elevata la percentuale dei residenti che lavorano nei comuni limitrofi o a Bolzano.
Il comune ha una piscina all'aperto, campi da tennis e numerose piste ciclabili.
Sentieri portano verso la Costiera della Mendola, fino al Monte Macaion (Gantkofel).
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
---|---|---|---|---|---|
1995 | 2000 | Otto von Dellemann | SVP | Sindaco | [19] |
2000 | 2005 | Josef Pitschl | SVP | Sindaco | [19] |
2005 | 2010 | Otto von Dellemann | SVP | Sindaco | [19] |
2010 | 2015 | Roland Danay | SVP | Sindaco | [19] |
2015 | 2020 | Roland Danay | SVP | Sindaco | [19] |
2020 | in carica | Roland Danay | SVP | Sindaco | [19] |
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