Alba Dorata
partito politico greco (1993-2020), sciolto per legge / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Alba Dorata, il cui nome completo era Associazione Popolare - Alba Dorata (Λαϊκός Σύνδεσμος – Χρυσή Αυγή, Laïkós Sýndesmos – Chrysí̱ Av̱gí̱), è stato un partito greco e un'organizzazione criminale[10][11] di estrema destra,[12][13][14] di orientamento ultranazionalista, metaxista e fortemente euroscettico.[8][15] Il suo leader era Nikólaos Michaloliákos.
Associazione Popolare - Alba Dorata | |
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(EL) Λαϊκός Σύνδεσμος - Χρυσή Αυγή (Laïkós Sýndesmos - Chrysí̱ Av̱gí̱) | |
Leader | Nikólaos Michaloliákos (1993-2020) |
Portavoce | Ilias Kasidiaris (1993-2020) |
Stato | Grecia |
Sede | Atene |
Abbreviazione | CHA (ΧΑ) |
Fondazione | gennaio 1985 (organizzazione) 1º novembre 1993 (partito) |
Dissoluzione | 7 ottobre 2020[1] |
Ideologia | Neonazismo[2][3][4][5] Ultranazionalismo greco[6] Metaxismo[7] Euroscetticismo forte[8] Antiglobalizzazione[9] Neofascismo Megali Idea |
Collocazione | Estrema destra |
Partito europeo | nessuno |
Gruppo parl. europeo | Non iscritti |
Seggi massimi Parlamento | |
Seggi massimi Europarlamento | |
Testata | Chrysi Avgi |
Organizzazione giovanile | Fronte Giovanile |
Colori | Nero |
Sito web | xrisiavgi.com/ |
Bandiera del partito | |
Descritta dai maggiori quotidiani internazionali nonché da numerose riviste scientifiche come una formazione neofascista e neonazista,[13][15][16][17][18] alcuni suoi membri esprimevano ammirazione per il dittatore greco Ioannis Metaxas.[15] Durante le manifestazioni di Alba Dorata venivano utilizzati simboli riconducibili al nazionalsocialismo e al fascismo (come il saluto nazista e Horst-Wessel-Lied, l'inno ufficiale del NSDAP)[19]; in passato, membri del partito hanno espresso ammirazione per Adolf Hitler e altre personalità legate al nazismo.[7][20][21][22][23] Il partito, però, rifiutava queste etichette, dichiarandosi semplicemente «nazionalista».[15][24][25]
Il 7 ottobre 2020 il partito è stato riconosciuto dalla corte d'appello di Atene come organizzazione a delinquere, responsabile di omicidio, di tentato omicidio e di vari attacchi contro migranti ed esponenti della sinistra greca, ed è stato sciolto. Il 14 ottobre successivo Nikólaos Michaloliákos è stato condannato a 13 anni di carcere da un tribunale di Atene in relazione all'uccisione del rapper Pavlos Fyssas, avvenuta nel 2013.[26][27]