Ahmad Faris al-Shidyaq
Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
Ahmad Faris al-Shidyaq, nato Faris ibn Yusuf al-Shidyaq,[1] (in arabo أحمد فارس الشدياق?; Achkout, tra il 1805 e il 1806[1] – Kadıköy, 20 settembre 1887) è stato uno scrittore e giornalista libanese.
![Questa voce è orfana](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/2/2e/Arrows-orphan.svg/19px-Arrows-orphan.svg.png)
![Thumb image](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/e/ed/Ahmad_Faris_Shidyaq.png/220px-Ahmad_Faris_Shidyaq.png)
Cristiano maronita di nascita, visse nelle principali città del mondo arabo, dove ebbe inizio la sua carriera. Si convertì al Protestantesimo durante i vent'anni in cui visse e lavorò a Il Cairo, in Egitto, dal 1825 al 1848. Per un periodo trascorse del tempo sull'isola di Malta, partecipando a una traduzione araba della Bibbia in Gran Bretagna che fu pubblicata nel 1857. Faris visse e lavorò lì per 7 anni, diventando cittadino britannico. Successivamente si trasferì a Parigi, in Francia, per due anni nei primi anni del 1850, dove scrisse e pubblicò alcune delle sue opere più importanti.
Più tardi nel 1850 Faris si trasferì in Tunisia, dove nel 1860 si convertì all'Islam, prendendo il nome di Ahmad. Trasferitosi a Istanbul quell'anno per lavorare come traduttore su richiesta del Governo ottomano, Faris fondò anche un giornale in lingua araba. Fu sostenuto dagli ottomani, dall'Egitto e dalla Tunisia, e continuò a pubblicare la rivista fino alla fine del 1880.
Faris ha continuato a promuovere la lingua e la cultura araba, resistendo alla "Turkization" del XIX secolo spinta dagli ottomani con base nell'attuale Turchia. Shidyaq è considerato uno dei padri fondatori della letteratura araba moderna. Ha scritto la maggior parte delle sue opere durante la sua gioventù.