75 mm Mle. 1897
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Il cannone 75 mm Mle. 1897 (canon de 75 mm Modèle 1897) è stata un pezzo di artiglieria campale progettato e immesso in servizio nell'Esercito francese a partire dal 1897. Costituì il pilastro dell'artiglieria francese per decenni e venne considerato il più moderno ed efficace cannone campale dell'epoca. Caratterizzato dalla grande mobilità, dalla notevole precisione e soprattutto dalla elevata cadenza di tiro consentita dal rivoluzionario sistema di rinculo idro-pneumatico, il cannone da 75 mm raggiunse una fama quasi leggendaria in tutto il mondo, assicurando all'inizio della prima guerra mondiale la superiorità all'artiglieria campale francese.
75 mm Mle. 1897 Canon de 75 mm Modèle 1897 | |
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Il cannone da 75 mm | |
Tipo | Cannone da campagna |
Impiego | |
Utilizzatori | Francia Stati Uniti Belgio Polonia Serbia Romania Finlandia Spagna Portogallo Germania |
Produzione | |
Costruttore | Arsenali nazionali di Puteaux, Bourges, Tarbes, Saint-Étienne |
Entrata in servizio | 1898 |
Ritiro dal servizio | 1945 |
Descrizione | |
Peso | 1 140 kg |
Lunghezza canna | 2,475 m |
Calibro | 75 mm |
Tipo munizioni | alto esplosivo, shrapnel, proiettili a gas, anticarro |
Peso proiettile | 5,4-7,25 kg |
Cadenza di tiro | 20 colpi/min (fino a 28 colpi al minuto[1]) |
Velocità alla volata | 575 m/s |
Gittata massima | 11 000 metri[1] |
Elevazione | -11°/+18° |
Angolo di tiro | 6° |
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Dato che, grazie al suo sistema di rinculo, il cannone non necessitava di essere riposizionato dopo ogni colpo, i serventi potevano riprendere il fuoco non appena il cannone ritornava nella sua posizione di partenza dopo il tiro. In condizioni tipiche, il 75 mm francese poteva sparare quindici colpi al minuto sull'obiettivo fino a circa 8.500 metri. La sua cadenza di tiro poteva avvicinarsi ai trenta colpi al minuto per brevi periodi e con artiglieri particolarmente esperti e addestrati; questi ritmi di fuoco superavano quelli raggiungibili dai più moderni fucili a retrocarica in servizio.
Il 75 mm (il soixante-quinze) ebbe un ruolo decisivo soprattutto nella prima battaglia della Marna, durante la quale gli abili e addestrati artiglieri francesi sfruttarono le eccellenti qualità del cannone in campo aperto e inflissero perdite elevatissime alla fanteria e all'artiglieria tedesca.