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asteroide Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
15 Eunomia è un asteroide della fascia principale del diametro medio di circa 250 km. Scoperto nel 1851, presenta un'orbita caratterizzata da un semiasse maggiore pari a 2,6436898 au e da un'eccentricità di 0,1861777, inclinata di 11,75361° rispetto all'eclittica.
Eunomia (15 Eunomia) | |
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Modello di 15 Eunomia | |
Scoperta | 29 luglio 1851 |
Scopritore | Annibale de Gasparis |
Classificazione | Fascia principale |
Famiglia | Eunomia |
Classe spettrale | S[1] |
Designazioni alternative | Nessuna |
Parametri orbitali | |
(all'epoca JD 2459000,5 31 maggio 2020[2]) | |
Semiasse maggiore | 395 495 994 km 2,64372743 au |
Periastro | 321 863 458 km 2,15152433 au |
Afastro | 469 128 531 km 3,13593054 au |
Periodo orbitale | 1 570,05 giorni (4,2986 anni) |
Velocità orbitale |
|
Inclinazione sull'eclittica | 11,75361° |
Eccentricità | 0,1861777 |
Longitudine del nodo ascendente | 292,93478° |
Argom. del perielio | 98,59526° |
Anomalia media | 15,02563° |
Par. Tisserand (TJ) | 3,340 (calcolato) |
MOID da Marte | 0,745039 au (111 456 200 km)[1] |
Dati fisici | |
Dimensioni | 255,3 km [1] |
Massa | |
Densità media | (3,14±0,53)×1019 g/cm³[3] |
Periodo di rotazione | 6,083 h[1] |
Temperatura superficiale |
|
Albedo | 0,248[1] |
Dati osservativi | |
Magnitudine ass. | 5,2 |
L'asteroide è dedicato all'omonima divinità della mitologia greca, una delle Ore, personificazione dell'ordine e della legge. L'attribuzione del nome fu fatta dallo stesso Annibale de Gasparis a seguito della scoperta avvenuta il 29 luglio 1851 all'Osservatorio astronomico di Capodimonte.[4] Allo scoperta de Gasparis lo classificò come oggetto della 9 magnitudine.[4]
Eunomia è uno degli asteroidi della fascia principale di maggiori dimensioni nonché il maggiore della famiglia di cui è eponimo. Come gli altri corpi appartenenti alla classe spettrale S è di colore chiaro ed è composto da silicati, nichel e ferro.
L'orbita di Eunomia è in risonanza 16:7 con Marte ed è caratterizzata da un tempo di Ljapunov di 25.000 anni oltre il quale diventa caotica, ovvero impredicibile.[5]
Ha una magnitudine apparente media di 8,5 che giunge fino a 7,9 in caso di opposizione prossima al perielio.[6]
Finora sono state osservate solo tre occultazioni stellari di Eunomia.
Il 19 febbraio 1917 l'asteroide avrebbe avuto un incontro ravvicinato con la cometa periodica 295P/LINEAR, i due corpi celesti sarebbero passati a sole 0,0331 ua,[7] il condizionale è dovuto al fatto che le forze non gravitazionali della cometa possono rendere non pienamente attendibili i calcoli ottenuti con le sole perturbazioni gravitazionali. È invece certo, e fu anche osservato, il passaggio ravvicinato dell'asteroide (50278) 2000 CZ12 che il 4 marzo 2002 transitò a soli 55.000 km subendo un'alterazione dei propri parametri orbitali.[8]
Ha una curva di luce piuttosto variabile, che indicherebbe un oggetto di forma allungata, pressoché ovoidale con la dimensione maggiore compresa tra i 300 e 350 km e quella minore intorno ai 200 km.[6][9][3][10]
Nel 1985, un team di astronomi italiani ipotizzò la presenza di un satellite dell'asteroide con un diametro di 180 km, orbitante a 300 km dalla sua superficie,[11] ma l'ipotesi fu successivamente scartata.[9]
La sua effettiva massa è stata inizialmente sottostimata di un ordine di grandezza tanto da ritenere che fosse poroso e con una densità media inferiore a quella dell'acqua[12]: questa convinzione fu dapprima messa in dubbio[13] e infine confutata da uno studio del 2006.[8]
Per via della sua massa, Eunomia è uno dei corpi minori che il Minor Planet Center considera tra i pertubatori delle orbite degli oggetti più piccoli.[14]
Le analisi spettrografiche indicano che la composizione di Eunomia non è omogenea: nella maggior parte del corpo prevale la presenza di olivina, mentre in una piccola regione è ricca di pirosseno e materiali basaltici.[6] Questa lascia immaginare che Eunomia in un lontano passato avesse processi magmatici in corso e che attraversò una fase di differenziazione. Questo processo fu interrotto probabilmente da un impatto catastrofico che strappò a Eunomia gran parte del mantello dando origine agli asteroidi della famiglia che infatti presentano una costituzione ricca di pirosseno: l'attuale asteroide sarebbe quindi la parte del corpo progenitore sopravvissuta all'impatto.[15]
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