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La 15ª Divisione fanteria "Bergamo" fu una grande unità di fanteria del Regio Esercito durante la seconda guerra mondiale.
15ª Divisione fanteria "Bergamo" | |
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Stemma della 15ª Divisione fanteria "Bergamo" | |
Descrizione generale | |
Attiva | 24 maggio 1939 - 9 settembre 1943 |
Nazione | Italia |
Servizio | Regio esercito |
Tipo | divisione di fanteria |
Dimensione | 409 Ufficiali e 9.655 graduati e truppa (11 ottobre 1942)[1] |
Guarnigione/QG | Abbazia (Croazia) |
Battaglie/guerre | Occupazione della Jugoslavia |
Parte di | |
1940-1941: V Corpo d'armata 1942-1943: XVIII Corpo d'armata | |
Reparti dipendenti | |
1940: 25º Rgt. fanteria "Bergamo" 26º Rgt. fanteria "Bergamo" 89ª Legione CC.NN. d'assalto "Etrusca" 4º Rgt. artiglieria "Carnaro" XV Btg. mortai da 81 15ª Cp. cannoni controcarro da 47/32 36ª Cp. genio 15ª Cp. mista telegrafisti/marconisti 19ª Sez. sanità 116ª Sez. sussistenza 22ª Autosezione | |
Comandanti | |
Dal 1939 al 1943 | Gen. D. Francesco Laviano Gen. D. Ugo Gigliarelli Fiumi Gen. D. Pietro Belletti Gen. D. Alessandro Piazzoni Gen. B. Emilio Becuzzi |
Simboli | |
Mostrine dei reparti della 15ª Divisione fanteria "Bergamo" | |
Voci su unità militari presenti su Wikipedia |
Le origini della divisione si fanno risalire alla Brigata "Bergamo", costituita il 1º novembre 1859 sul 25º e 26º Reggimento fanteria e sciolta il 1º novembre 1870 insieme a tutte le brigate permanenti. Con il riordino delle brigate su base ternaria nel 1926, il Comando di Brigata ed il 25º Reggimento vengono sciolti, mentre il 26º Reggimento viene aggregato alla XV Brigata fanteria. Il 24 maggio 1939 viene costituita la 15ª Divisione fanteria "Bergamo", su 25º e 26º Reggimento fanteria "Bergamo" e 4º Reggimento artiglieria "Carnaro".
Nel giugno 1940, all'entrata in guerra del Regno d'Italia, la divisione, inquadrata nel V Corpo d'armata, è schierata nella provincia di Fiume, sulla linea Fiume-Bresa-S. Rocco di Clana. Nel 1941, in vista dell'invasione della Jugoslavia, viene rinforzata dalla 89ª Legione CC.NN. d'assalto "Etrusca" su due battaglioni. Il 6 aprile 1941 la grande unità entra in territorio nemico, occupando l'11 aprile Castua e Kostanje, il 12 aprile Buccari e, dirigendo sulla costa dalmata, il 16 aprile occupa Segna, Lokva e Zuta. Alla divisione vengono aggregati poi vari reparti di occupazione e battaglioni mobili territoriali. Con la fine delle ostilità i reparti della divisione si schierano, come forza di occupazione, a Macarsca, Livno, Signo Ernivizza, Ljubuški, Imoschi e Brazza, dove sono impegnate per tutto il 1942 in operazioni di rastrellamento, difesa costiera e controllo del territorio, in particolare nelle zone di conflitto tra serbi e croati. L'unità si scioglie il 9 settembre 1943 in seguito all'armistizio di Cassibile, dopo un tentativo di cooperare con i partigiani jugoslavi attuato parzialmente ed in modo confusionario vista la situazione negli alti comandi e le pressioni contrastanti tra partigiani titini e cetnici (filotedeschi); nel frattempo i tedeschi si avvicinavano alla città intimando la resa dapprima ai presidi periferici e poi alla stessa piazza di Spalato. Mentre Becuzzi si imbarca sulla torpediniera Aretusa lasciando la divisione stretta tra tedeschi e jugoslavi, molti tra gli ufficiali della divisione e vari altri ufficiali presenti sulla piazza di Spalato, assegnati ai comandi di corpo d'armata e compresi due generali, vengono fucilati dai tedeschi in quello che sarebbe passato alla storia come massacro di Treglia.
I nomi di tre appartenenti alla divisione Bergamo figurano nell'elenco CROWCASS (Central Registry of War Criminals and Security Suspects, 1947) delle persone ricercate dalla Jugoslavia.[2]
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