12ª Brigata operazioni speciali "Azov"
unità militare della Guardia nazionale dell'Ucraina / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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La 12ª Brigata operazioni speciali "Azov" (in ucraino 12-та бригада спеціального призначення «Азов»?, 12-ta bryhada special'noho pryznačennja «Azov», unità militare 3057), nota anche con le precedenti denominazioni di Reggimento Azov e Battaglione Azov, è un'unità militare ucraina con compiti militari e di polizia.
12ª Brigata operazioni speciali "Azov" | |
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(UK) 12-та бригада спеціального призначення «Азов» | |
Scudetto dell'unità fino a maggio 2022 | |
Descrizione generale | |
Abbreviazione | 12 ШБр |
Attiva | 5 maggio 2014 - oggi |
Nazione | Ucraina |
Servizio | Forze armate dell'Ucraina |
Tipo | Brigata di fanteria |
Ruolo | Fanteria, controguerriglia, ricognizione, operazioni speciali, EOD (bonifica ordigni), gendarmeria |
Dimensione | 2 500 uomini (2017)[1] |
Guarnigione/QG | Mariupol' (fino al 20 maggio 2022) |
Equipaggiamento | BTR-3 BTR-D BTR-80 Dozor-B T-72 MaxxPro Humvee[2] |
Soprannome | Uomini in nero Corpo Nero (Čornyj Korpus) |
Motto | "Indistruttibile, invincibile, inarrestabile!" ("Незламні, нескорені, неспинні!") |
Colori | Blu Giallo |
Battaglie/guerre | Conflitto russo-ucraino
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Parte di | |
Guardia nazionale dell'Ucraina | |
Comandanti | |
Comandante in capo | Tenente colonnello Denys Prokopenko |
Degni di nota | Colonnello Andrіj Bіlec'kyj |
Simboli | |
Stendardo | |
Voci su gendarmerie presenti su Wikipedia |
Fondata nel febbraio 2014 come come unità paramilitare di volontari di orientamento neonazista,[3] guidati dal militare e politico suprematista bianco Andrіj Bіlec'kyj, che ne fu primo comandante,[4] durante le prime fasi della guerra del Donbass,[5] in risposta ai guerriglieri secessionisti filo-russi e agli omini verdi (truppe della Federazione Russa prive di distintivi).[6][7][8] Fu inquadrata nella Guardia nazionale dell'Ucraina l'11 novembre 2014.[9][10]
L'unità militare fa uso di una simbologia usata anche dalla Germania nazista, come il Wolfsangel (nello scudetto dell'unità),[11] un simbolo che rappresenta un gancio delle cacce al lupo medievali. È stata inoltre accusata di aver compiuto crimini di guerra e torture tra il 2014 e il febbraio 2015, tra gli altri, dall'Alto Commissariato ONU per i Diritti Umani,[12][13] da Human Rights Watch[14] e in un rapporto presentato nel 2016 all'OSCE da Foundation for the Study of Democracy, ONG controllata dal governo russo.[15][16] Nel 2018, l'Alto Commissariato ONU per i Diritti Umani ne ha denunciato il carattere «omofobo, sessista, razzista», considerando, tra le altre cose, l'organizzazione di «campi di addestramento per bambini in cui si inocula il culto della violenza e dell’odio anti-russo»[17].
Nel corso dell'invasione russa dell'Ucraina del 2022, alcuni reparti hanno preso parte alla violenta e prolungata battaglia di Mariupol; dopo aver difeso strenuamente l'area urbana della città, i superstiti del reggimento si sono asserragliati nell'area dell'acciaieria Azovstal', dove infine hanno cessato la resistenza il 16-20 maggio 2022, dopo l'ordine di resa dato dal governo ucraino,[18] e sono stati fatti prigionieri di guerra dalle truppe russe e dalle milizie filo-russe dell'autoproclamata Repubblica Popolare di Doneck.
Nel febbraio 2023 è stata annunciata la conversione del reparto in brigata d'assalto.