Vittimismo
Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
Il vittimismo è la tendenza di una persona, di un gruppo di persone o di un collettivo a considerarsi una vittima o a spacciarsi per tale. Una vittima è qualcuno che subisce un danno per colpa di qualcun altro. Il vittimista, invece, si considera oppure si fa passare per vittima.
"L’inclinazione a fare la vittima, cioè a considerarsi sempre oppresso, perseguitato, osteggiato e danneggiato da persone e circostanze, e a lamentarsene (ma a volte anche a compiacersene)"[1]
In logica, il vittimismo è una retorica demagogica che cerca di screditare l'argomentazione dell'avversario in modo fallace, denunciandola come imposta o autoritaria. Per fare ciò, il vittimista posiziona implicitamente il suo avversario come un aggressore, adottando una posizione di vittima nel contesto della discussione.
In psicologia, la personalità vittimista o la tendenza psicologica vittimista - consiste in una tendenza a incolpare gli altri per i mali che si subiscono e a rifugiarsi nella compassione degli altri. Questa tendenza è caratterizzata da una deformazione pessimista della realtà in cui il soggetto si crogiola nel lamento ed è incapace di qualsiasi tipo di autocritica.