Vitellio
ottavo imperatore romano (69) / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Aulo Vitellio Germanico Augusto (in latino Aulus Vitellius Germanicus Augustus; nelle epigrafi: A·VITELL·IMP·GERM·AVG[2]; Nuceria Alfaterna, 6 o 24 settembre 15[N 1][3][4] – Roma, 20 dicembre 69[5][6]), meglio conosciuto semplicemente come Vitellio[7], è stato un imperatore romano.
Vitellio | |
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Imperatore romano | |
Busto di Vitellio (Museo Nazionale del Bardo) | |
Nome originale | Aulus Vitellius (alla nascita) Aulus Vitellius Imperator Germanicus Augustus (dopo l'ascesa al potere imperiale) |
Regno | 16 aprile – 20 dicembre 69 |
Nascita | 6 o 24 settembre 15 Nuceria Alfaterna |
Morte | 20 dicembre 69 Roma |
Predecessore | Otone |
Successore | Vespasiano |
Coniuge | Petronia Galeria Fundana |
Figli | Vitellio Petroniano; Vitellio Germanico; Vitellia |
Gens | Vitellia |
Padre | Lucio Vitellio il Vecchio |
Madre | Sextilia |
Vigintivirato | fu quindecemvir sacris faciundis prima o dopo l'assunzione dell'impero |
Consolato | nel 48 con Lucio Vipsanio Publicola[1] |
Proconsolato | nel 60 - 61 forse in Africa proconsolare |
Procurator Augusti | in Germania inferiore dalla fine del 68 |
Sacerdozio | arvale nel 57 |
Originario della Campania (probabilmente di Nuceria)[8], fu imperatore dal 16 aprile al 20 dicembre del 69, terzo a salire sul trono durante l'anno detto dei quattro imperatori.
Vitellio fu il primo ad aggiungere al suo nomen il cognomen onorifico Germanico al posto di Cesare, quest'ultimo titolo caduto in disgrazia in molti quartieri dell'Urbe a causa delle azioni di Nerone[9]. La sua ascesa al trono fu ostacolata dalle legioni di stanza nelle province orientali, che avevano acclamato il loro comandante Vespasiano imperatore.
Nella guerra che seguì, Vitellio riportò una sconfitta nella seconda battaglia di Bedriaco, località situata nell'attuale comune di Calvatone nei pressi di Cremona. Dopo questa battaglia, essendo stato abbandonato dai suoi seguaci, Vitellio abdicò in favore di Vespasiano, ma fu comunque ucciso a Roma dai soldati di Vespasiano, il 20 dicembre 69.