Trattato di Kars
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Il trattato di Kars (in turco: Kars Antlaşması, in russo: Карсский договор, tr. Karskii dogovor, in georgiano: ყარსის ხელშეკრულება, in armeno: Կարսի պայմանագիր, in azero: Qars müqaviləsi) è un trattato di amicizia tra la Turchia e le Repubbliche Socialiste di Armenia, Azerbaigian, e Georgia con la partecipazione della Repubblica Sovietica Russa.[3][4] Venne firmato a Kars il 23 ottobre del 1921 e a Erevan l'11 settembre del 1922.[1][2]
Trattato di Kars | |
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Guadagni turchi (rosso scuro) nel trattato di Kars (1921) | |
Firma | 13 ottobre 1921[1] |
Luogo | Kars |
Condizioni | Trasferimento alla Turchia dei territori acquisiti dall'impero russo nel Caucaso meridionale con il Congresso di Berlino del 1878 |
Parti | Governo della Grande Assemblea Nazionale Turca[1] RSFS Russa[1] RSS Armena[1] RSS Azera[1] RSS Georgiana[1] |
Firmatari | Turchia Repubblica Socialista Sovietica Georgiana Repubblica Socialista Sovietica Azera e Repubblica Socialista Sovietica Armena |
Lingue | russo, francese[2] |
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I firmatari del trattato di Kars includevano i rappresentanti della Grande Assemblea Nazionale della Turchia, che avrebbe dichiarato la Repubblica di Turchia nel 1923, e delle Repubbliche Socialiste Sovietiche Armena, Azera e Georgiana con la partecipazione della Repubblica Socialista Federativa Sovietica Russa. Le ultime quattro Parti sarebbero diventate le entità costitutive dell'Unione Sovietica dopo la vittoria dei bolscevichi nella guerra civile russa e il trattato dell'Unione del dicembre 1922.[1][2]
Il trattato fu il successore del trattato di Mosca del marzo 1921. La maggior parte dei territori ceduti nel trattato alla Turchia furono acquisiti dalla Russia imperiale dall'Impero ottomano durante la guerra russo-turca del 1877-1878.[5] L'unica eccezione era la regione di Surmali, che faceva parte del Khanato di Erivan prima di essere annessa dalla Russia nel trattato di Turkmenchay dopo la guerra russo-persiana del 1826-1828.[6]
Con questo trattato vennero trasferiti alla Turchia i territori acquisiti dall'Impero russo nel Caucaso meridionale con il congresso di Berlino del 1878, tranne il governatorato del Caucaso sud-occidentale, ossia Batumi e il suo circondario, che furono assegnate alla RSS Georgiana.
Il trattato segnò la pace ad est e consentì ai turchi di concentrare le loro forze ad ovest nella guerra d'indipendenza turca e nella guerra greco-turca.