Terremoto della Daunia del 1361
terremoto del luglio 1361 in Puglia / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
Il terremoto della Daunia del 1361 fu un evento sismico che colpì il settore meridionale del distretto storico-geografico della Daunia, corrispondente all'antico giustizierato di Capitanata nell'ambito dell'allora Regnum Siciliae citra Pharum, meglio noto come Regno di Napoli.
Terremoto di Ascoli Satriano del 1361 | |
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Data | 17 luglio 1361 |
Ora | 17:15 |
Magnitudo Richter | 6.0 |
Distretto sismico | Tavoliere delle Puglie |
Epicentro | Ascoli Satriano 41°12′00″N 15°34′01.2″E41°12′00″N, 15°34′01.2″E |
Stati colpiti | Regno di Napoli |
Vittime | qualche migliaio |
Posizione dell'epicentro
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Il terremoto si verificò alle ore 17:15[1], con epicentro localizzato presso Ascoli di Puglia (l'attuale Ascoli Satriano)[2] a cavallo tra le propaggini meridionali del Tavoliere delle Puglie e del Subappennino dauno, circa 27 km a sud della città di Foggia e 25 km a nord del complesso vulcanico del Vulture. I crolli più diffusi si registrarono proprio ad Ascoli di Puglia, dove il terremoto fu risentito con intensità pari al X grado della scala Mercalli) e la ricostruzione si protrasse per diversi decenni[3] ma notevoli furono anche i danni patiti a Canosa di Puglia ove peraltro la scossa fu assai meno intensa (VIII grado della scala Mercalli)[4]. Le fonti coeve non citano altre località colpite al di fuori della valle dell'Ofanto, tuttavia studi storici di epoca posteriore hanno potuto accertare che danni cospicui si registrarono anche a Bovino (nella valle del Cervaro, con intensità pari al IX grado della scala Mercalli) nonché a Sant'Agata di Puglia e Rionero in Vulture (intensità: VII-VIII grado)[5]. L'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha valutato la magnitudo equivalente di questo terremoto pari a 5.99Mw[4], mentre non sono possibili stime precise sul numero delle vittime, comunque nell'ordine delle migliaia[6].