Taxi Driver
film del 1976 diretto da Martin Scorsese / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Taxi Driver è un film del 1976 diretto da Martin Scorsese, scritto da Paul Schrader e interpretato da Robert De Niro. Ambientato dopo la guerra del Vietnam a New York, tratta di un giustiziere[1][2] con elementi neo-noir[3][4][5] e da giallo psicologico[6][7][8].
Taxi Driver | |
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Travis Bickle (Robert De Niro) in una scena del film | |
Titolo originale | Taxi Driver |
Paese di produzione | Stati Uniti d'America |
Anno | 1976 |
Durata | 114 min |
Genere | noir, thriller, drammatico |
Regia | Martin Scorsese |
Soggetto | Paul Schrader |
Sceneggiatura | Paul Schrader |
Produttore | Michael Phillips, Julia Phillips |
Casa di produzione | Columbia Pictures |
Distribuzione in italiano | Compagnia Edizioni Internazionali Artistiche Distribuzione |
Fotografia | Michael Chapman |
Montaggio | Marcia Lucas, Tom Rolf, Melvin Shapiro |
Effetti speciali | Tony Parmelee |
Musiche | Bernard Herrmann |
Scenografia | Charles Rosen |
Costumi | Ruth Morley |
Trucco | Dick Smith |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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Logo ufficiale del film |
È ritenuto dalla critica e dal pubblico come uno dei capolavori del regista[9] e del cinema contemporaneo[10][11]. Lo sceneggiatore Paul Schrader ha affermato di essersi ispirato per le tematiche del film all'esistenzialismo europeo[1][12] e in particolare a La nausea di Jean-Paul Sartre[13][14] e Lo straniero di Albert Camus[15][16][17], oltre che alla storia[18] di Arthur Bremer, il quale tentò nel 1972 di assassinare il candidato democratico alle Presidenziali USA George Wallace[7][19][20]. Particolarmente notevole l'interpretazione di Robert De Niro[9][10], definito dal giornalista americano Robert Kolker «l'ultimo degli eroi del noir nel mondo più noir che si possa immaginare»[21][22]. La giovanissima Jodie Foster vinse due BAFTA nel 1977 come Miglior attrice esordiente e Migliore attrice non protagonista (anche per Piccoli gangsters).
Il film è stato vincitore nel 1976 della Palma d'oro al 29º Festival di Cannes[23] e fu candidato a quattro premi Oscar, inclusa la categoria di Miglior film nel 1977[21]. L'American Film Institute lo collocò al 52º posto tra i 100 migliori film di tutti i tempi[24], mentre si è classificato al 17º posto nella lista dei 500 migliori film della storia secondo la rivista britannica Empire.[25] Nel 2012 è stato inserito al 31º posto, ex aequo con Il padrino - Parte II, nella classifica dei migliori film di sempre redatta dai critici e pubblicata dalla rivista inglese Sight and Sound, mentre in quella redatta dai registi si trova al quinto posto[26][27]. Nel 1994 è stato scelto per la conservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti.[28]