SovRom
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I SovRom furono imprese economiche stabilite in Romania a seguito della presa del potere da parte dei comunisti alla fine della seconda guerra mondiale, fino al 1954—1956 (quando furono sciolte dalle autorità rumene).
In teoria, i SovRom erano joint venture rumeno-sovietiche che avevano lo scopo di generare incassi per la ricostruzione,[1] e furono progettate per essere possedute al 50% da entrambi gli stati;[2] tuttavia, erano un mezzo per assicurare maggiore ricchezza alla parte sovietica, e generalmente contribuivano al drenaggio delle risorse della Romania (in aggiunta alle riparazioni di guerra previste dall'armistizio del 1944 e dal Trattato di pace di Parigi,[3] che avevano stabilito il pagamento di 300 milioni di dollari[4]. I contributi sovietici nella creazione dei SovRom furono soprattutto nella rivendita degli equipaggiamenti nazisti lasciati in Romania, che furono sistematicamente sopravvalutati.[5]