Sociologia della famiglia
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La sociologia della famiglia è lo studio della famiglia da un punto di vista sociologico. La maggior parte degli studi si concentra sullo sviluppo sociale della famiglia, analizzandola a partire dalle classi sociale, dai generi e dalle etnie interessati al fenomeno.
Gli indicatori utilizzati sono il numero di bambini nella famiglia, la loro età, i background etnici dei componenti, il livello e la mobilità economica dell'unità familiare, il livello educazionale; essi permettono di studiare le interazioni tra la famiglia e la cultura e la società, e tra queste e la famiglia.
La sociologia della famiglia inoltre studia le diversità nelle svariate forme di famiglia nella società contemporanea in relazione all'ideologia, alle differenze di genere e alle politiche statali inerenti all'istituto del matrimonio.
Dal punto di vista sociologico, la famiglia[1] è quella specifica relazione sociale che lega la coppia ai figli, cioè interseca i rapporti fra i sessi con i rapporti fra le generazioni. Pur trattandosi di relazioni interpersonali di mondo vitale, che delimitano una sfera privata, la famiglia ha importanti funzioni per la società[2], e quindi ha una valenza pubblica. Le forme familiari sono state storicamente molto variabili, tuttavia, nessuna società ha mai potuto abolire la famiglia. Quando ha cercato di farlo, quella società è scomparsa, oppure ha dovuto ridare spazio alla famiglia. La ragione fondamentale consiste nel fatto che la famiglia è una struttura sociale (alcuni parlano di un ‘genoma sociale della famiglia’[3]) che ha il compito di umanizzare le persone attuando il passaggio dalla natura alla cultura.