Sistema catastale tavolare
Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
Il sistema tavolare (o catasto tavolare o sistema del libro fondiario, in tedesco Grundbuch) è un tipo di ordinamento catastale.
Fu utilizzato nell'impero austro-ungarico, oltre che in Italia, limitatamente ai territori annessi al termine della prima guerra mondiale, vale a dire le attuali province di Trieste, Gorizia, Trento, Bolzano, in alcuni comuni della provincia di Udine (Aiello del Friuli, Aquileia, Campolongo al Torre, Cervignano del Friuli, Chiopris-Viscone, Fiumicello, Malborghetto-Valbruna, Pontefella[1] (la parte orientale di Pontebba), Ruda, San Vito al Torre, Tapogliano, Tarvisio, Terzo di Aquileia, Villa Vicentina e Visco), nel comune di Pedemonte e l'ex comune di Casotto (Provincia di Vicenza), nei comuni di Magasa e Valvestino (Provincia di Brescia) e in tre comuni della Provincia di Belluno (Cortina d'Ampezzo, Colle Santa Lucia e Livinallongo del Col di Lana).
Si differenzia dal catasto ordinario, oltre che per le origini storiche, per la modalità di conservazione e per il diverso rilievo giuridico delle sue risultanze, che hanno efficacia costitutiva, oltre che probatoria, per i trasferimenti immobiliari.
Oggi il catasto tavolare relativo al territorio della provincia di Bolzano (Südtiroler Grundbuch und Kataster) viene autonomamente gestito dalla Provincia di Bolzano[2], quello relativo al territorio della provincia di Trento e dei Comuni di Pedemonte (Provincia di Vicenza), di Magasa e Valvestino (Provincia di Brescia) viene gestito dalla Provincia di Trento. Per gli altri territori in cui vige il sistema tavolare la componente strettamente fondiaria viene gestita dal giudice tavolare di competenza mentre la componente descrittiva degli immobili viene gestita dall'Agenzia delle Entrate in modo integrato con il catasto nazionale vigente nel resto d’Italia.