Sergio Guidorzi (Sermide, 27 marzo 1912Mar Mediterraneo, 26 novembre 1942) è stato un aviatore italiano, pluridecorato pilota di grande esperienza della Regia Aeronautica si distinse durante la guerra civile spagnola e nella seconda guerra mondiale partecipò a numerosi combattimenti in Africa Settentrionale Italiana, in Grecia e in Jugoslavia. Assegnato successivamente al Comando Servizi Aerei Speciali prese parte alla Campagna di Tunisia nelle file della 224ª Squadriglia, 57º Gruppo e del 18º Stormo Trasporti.

Fatti in breve Nascita, Morte ...
Sergio Guidorzi
NascitaSermide, 27 marzo 1912
MorteMar Mediterraneo, 26 novembre 1942
Luogo di sepolturasconosciuto
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataRegia Aeronautica
Specialitàbombardamento
Reparto224ª Squadriglia
57º Gruppo
18º Stormo Bombardamento Terrestre
Anni di servizio1936-1942
GradoCapitano
GuerreGuerra civile spagnola
Seconda guerra mondiale
CampagneCampagna di Grecia
Invasione della Jugoslavia
Campagna di Tunisia
Decorazionivedi qui
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Biografia

Nacque a Sermide il 27 marzo 1912, e prestò servizio militare di leva nella Regia Aeronautica venendo congedato il 4 ottobre 1932. Il 4 marzo dell'anno successivo fu ammesso a frequentare il Corso per Aviere Allievo Ufficiale di complemento[N 1] tenutosi presso il Centro R.e.M. di Parma in seno alla 2ª Zona Aerea Territoriale. Dall'8 aprile 1933 frequentò la Scuola di pilotaggio di Sesto San Giovanni, e a partire dall'11 ottobre successivo la Scuola Osservazione Aerea di Grottaglie dove conseguì il brevetto di pilota d'aeroplano su velivolo Breda S.C.4. e il 15 novembre quello di pilota militare su aereo Caproni Ca.100. Nominato sottotenente, il 15 gennaio 1934 entrò in servizio presso il 46º Gruppo 15º Stormo Bombardamento Terrestre[1] venendo trattenuto in servizio[N 2] a causa dello scoppio della guerra d'Etiopia, e poi mandato in Libia, sull'aeroporto di Castelbenito (Aeroporto di Tripoli), il 16 giugno 1936.[1] Rientrò in Italia il 30 gennaio 1938, ma il 5 febbraio successivo partì per la Spagna, per combattere nella guerra civile da cui tornò decorato con una prima Medaglia d'argento al valor militare e il passaggio in servizio permanente effettivo per meriti di guerra.

Il 12 febbraio 1940 fu promosso capitano, e rientrato in servizio come comandante della 20ª Squadriglia del 15º Stormo, con il precipitare della situazione internazionale, il 17 aprile il reparto partì per l'Africa settentrionale[2] equipaggiato con i bombardieri trimotori Savoia-Marchetti S.79 Sparviero, posizionandosi sull'aeroporto di Tarhuna.[2] Con l'entrata in guerra del Regno d'Italia, avvenuta il 10 giugno, lo stormo fu subito impegnato in un'intensa attività bellica.[2] Nel pomeriggio del 5 luglio lo stormo realizzò una nuova azione di bombardamento con bombe da 50 kg. Cinque S.79 della 21ª Squadriglia attaccarono il campo di volo di Tishdidia insieme ad altri sei S.79 della 54ª Squadriglia e sei S.79 della 20ª Squadriglia. Un'ora più tardi altri sei apparecchi della 53ª Squadriglia attaccarono il campo di Bir Enba. Tutti gli apparecchi tornarono alla base attribuendosi la distruzione di sei velivoli nemici a terra e di depositi di munizioni e combustibile. Il giorno successivo guidò dieci apparecchi dello stormo (21ª e 54ª Squadriglia) che attaccarono nuovamente la base di Marsa Matrouh sganciando un centinaio di bombe da 50 kg. Il 31 ottobre viene rimpatriato e poi assegnato al 18º Stormo Bombardamento Terrestre, per passare poi al 37º Gruppo del 33º Stormo Bombardamento Terrestre[3] dotato dei bombardieri Fiat BR.20 Cicogna con cui operò durante la campagna di Grecia e quella di Jugoslavia.[3]

Nel luglio 1941 il 37º Gruppo fu assegnato al 18º Stormo Trasporto in fase di equipaggiamento con velivoli Savoia-Marchetti S.M.82 Marsupiale sull'aeroporto di Aviano.[3] Nel mese di novembre fu trasferito alla 224ª Squadriglia, 57º Gruppo[4] sull'aeroporto di Orvieto, ed entrato a far parte del 18º Stormo Trasporti, fu impiegato in attività di trasporto materiali e personale con l'Africa settentrionale, e con il peggiorare della situazione bellica in Libia l'attività divenne intensissima.[4] Dopo lo sbarco degli alleati in Algeria (Operazione Torch) le forze armate italo-tedesche risposero con l'Esigenza T, cioè l'occupazione della Tunisia.[4] Il 24 novembre 1942[5] prese parte come capo equipaggio[N 3] ad un aeroconvoglio di sette S.M.82 del 45° e 48º Stormo e della Sezione Autonoma T[N 4] in volo da Castelvetrano a Tripoli senza scorta fu attaccato da 3 caccia Lockheed P-38 Lightning[N 5] dell'U.S. Army Air Forces a circa 40 km da Sfax.[5] I velivoli variamente danneggiati[N 6] riuscirono ad atterrare in prossimità della città, con a bordo 3 morti e 5 feriti,[N 7] e furono tutti dichiarati irrecuperabili.[5] Rimasto ferito, il 26 novembre si imbarcò su un bimotore da trasporto Caproni Ca.314 che decollò da Sfax per raggiungere l'Italia, ma l'aereo scomparve sul Mar Mediterraneo, probabilmente abbattuto.

Onorificenze

Onorificenze italiane

Medaglia d'argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Comandante di Squadriglia da Bombardamento, con serena fermezza, in numerose azioni belliche, portava l'offesa su muniti obiettivi avversari incurante della più violenta reazione contraerea. In ogni circostanza affrontava il pericolo con sommo sprezzo dando magnifico esempio ai gregari.Cielo della Grecia, Dicembre 1940 - Aprile 1941-XIX.[6]»
Medaglia d'argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Comandante di Squadriglia da bombardamento la brillantemente guidava in numerose azioni contro muniti obbiettivi terrestri e formazioni navali nemiche, sostenendo aspri duelli aerei e vincendo la violenta reazione avversaria. Durante un bombardamento di una importante base nemica, sebbene attaccato da preponderanti forze da caccia persisteva con ammirevole calma sull'obbiettivo riuscendo a portare a termine la missione affidatagli e a mantenere compatta la formazione dei velivoli alcuni dei quali venivano gravemente colpiti. Nel combattimento aereo seguitone contribuiva con il suo audace contegno all'abbattimento di due apparecchi avversari. Cielo della Marmarica, 15 Giugno - 15 Settembre 1940-XVIII.[7]»

Onorificerne estere

Cruz de guerra (Spagna) - nastrino per uniforme ordinaria
Cruz de guerra (Spagna)
 19 maggio 1939
Medalla Militar Collectiva (Spagna) - nastrino per uniforme ordinaria
Medalla Militar Collectiva (Spagna)
 19 maggio 1939

Note

Bibliografia

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