San Calocero al Monte
area archeologica a Albenga / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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San Calocero al Monte è un complesso archeologico del I sec. d.C. sito in Albenga e dedicato al culto di San Calocero. Il complesso monastico fu attivo dal I al XVI secolo per poi essere dismesso e trasferito dentro le mura cittadine. Il complesso venne rinvenuto e studiato da Nino Lamboglia in più scavi a partire dagli anni trenta del XX secolo.
San Calocero al Monte Albenga | |
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Civiltà | Alto Medioevo |
Utilizzo | Chiesa |
Stile | Arte paleocristiana |
Epoca | I secolo d.C. |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Comune | Albenga |
Dimensioni | |
Superficie | 800 m² |
Scavi | |
Date scavi | 1934 |
Archeologo | Nino Lamboglia |
Amministrazione | |
Ente | soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per la Città di Albenga |
Visitabile | Si |
Mappa di localizzazione | |
È situato alle pendici settentrionali del Monte di San Martino o Monte Bignone, nel suburbio dell'antica Albingaunum in una zona ricca di presenze archeologiche di età romana. In questo complesso sono stati rinvenuti dei ritrovamenti epigrafici di grande rilievo, oltre che una descrizione del XV secolo delle epigrafi che qui erano presenti.
Agli scavi archeologici hanno preso parte l'Istituto internazionale di studi liguri, il Ministero per i beni e le attività culturali, il Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana e l'Ecole française di Roma.[1]
Secondo la tradizione, il complesso venne eretto sulla tomba di San Calocero che mantenne il corpo finché non venne trasferito nel centro cittadino, è l’unico santuario martiriale ligure[2]. Nella BHL 2837 e 2838 si fa riferimento alla figura del santo presente in Albenganense oppido che fu decapitato e il suo corpo dispensava beneficio ai fedeli. Anche se ci sono vari riferimenti alle spoglie sottratte al monastero e portate in altri posti, non si ha nessuna certezza, solo un'epigrafe che secondo il Lamboglia sarebbe stata un ciborio, cioè un elemento decorativo posto in sommità di una tomba santorale, ritrovata in Palazzo Peloso Cepolla, nello stesso stile di elementi trovati durante gli scavi, che ci conferma della presenza della tomba del santo.