Relitto di Mahdia
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Il relitto di Mahdia è un sito archeologico subacqueo situato circa 5 km al largo della città tunisina di Mahdia, a metà strada tra le antiche città di Tapsus e di Sullecthum.
Relitto di Mahdia | |
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Ricostruzione della nave di Mahida | |
Civiltà | Civiltà ellenica |
Utilizzo | Nave mercantile |
Epoca | I secolo a.C. |
Localizzazione | |
Stato | Tunisia |
Delegazione | Delegazione di Mahdia |
Altitudine | −40 m s.l.m. |
Scavi | |
Data scoperta | 1907 |
Date scavi | 1907-1913, 1948, 1953-1954,1993 |
Archeologo | Alfred Merlin, Gilbert Charles-Picard, Guy de Frondeville, |
Mappa di localizzazione | |
Il sito ha restituito i resti di un'antica nave mercantile greca naufragata nel I secolo a.C., che trasportava opere d'arte ed elementi architettonici. Lo studio del carico della nave è stato importante per comprendere meglio i gusti dei committenti e la circolazione delle opere[1][2][3]
Il sito fu scoperto casualmente agli inizi del XX secolo e fu scavato sistematicamente in diverse campagne dall'archeologo francese Alfred Merlin fino al 1913, quando gli scavi si arrestarono per mancanza di fondi. Insieme allo scavo del relitto di Anticitera, scoperto nell'anno 1900, ha costituito l'inizio della disciplina dell'archeologia subacquea[4].
La maggior parte delle opere d'arte rinvenute sono custodite presso il Museo nazionale del Bardo di Tunisi e solo poche sono custodite presso il locale Museo di Mahdia[5].