Reazione di attacco o fuga
reazione fisiologica in risposta ad un evento dannoso o minaccia alla sopravvivenza / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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La reazione di attacco o fuga (detta anche hyperarousal, ipereccitazione o reazione acuta da stress) è una reazione neuronale fisiologica che si manifesta in risposta a un evento percepito come pericoloso per la propria incolumità o dei propri cari.[1] Fu descritta per la prima volta da Walter Bradford Cannon.[2][3] La sua teoria afferma che gli animali reagiscono alle minacce con una scarica generale del sistema nervoso simpatico che prepara l'animale a combattere o a fuggire.[4] Più specificamente, la midollare del surrene produce una cascata ormonale che determina la secrezione di catecolamine, specialmente noradrenalina e adrenalina.[5] Anche gli ormoni estrogeno, testosterone, e cortisolo, assieme ai neurotrasmettitori dopamina e serotonina influenzano il modo in cui gli organismi reagiscono allo stress.[6]
Questa reazione è riconosciuta come il primo stadio della sindrome generale di adattamento che regola le reazioni allo stress nei vertebrati e in altri organismi.[7]
Shelley Taylor ha ipotizzato anche una connotazione di genere, nel senso che la reazione di attacco o fuga sarebbe una reazione tipicamente maschile, mentre la risposta allo stress prevalentemente femminile sarebbe la tend and befriend (traducibile con "curare e fare amicizia").[8] Questa impostazione ha tuttavia suscitato notevoli critiche, soprattutto in quanto promuoverebbe il "determinismo di genere".[9][10]