Protovangelo di Giacomo
vangelo apocrifo in lingua greca / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Il Protovangelo di Giacomo – noto anche come Vangelo dell'Infanzia di Giacomo o come Vangelo di Giacomo – è un protovangelo in lingua greca composto probabilmente verso il 140-170. Espande i racconti dell'infanzia di Gesù contenuti nel Vangelo secondo Matteo e nel Vangelo secondo Luca, fino a presentare un'esposizione della nascita e dell'educazione di Maria, per poi rielaborare le narrazioni canoniche sulla natività di Gesù. Si tratta del più antico testo cristiano che sostenga la verginità di Maria non solo prima, ma durante e dopo la nascita di Gesù.[2]
Protovangelo di Giacomo | |
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Giotto, la Natività di Gesù della Cappella degli Scrovegni. La presenza del bue e dell'asinello è testimoniata dal Protovangelo di Giacomo (18).[1] | |
Datazione | 140-170 |
Attribuzione | Giacomo il Giusto |
Fonti | Vangeli di Matteo e Luca, Septuaginta, tradizioni extracanoniche |
Manoscritti | Papiro Bodmer V (III secolo) |
Tema | nascita, educazione, verginità di Maria e nascita di Gesù |
È uno dei vangeli apocrifi (non è cioè incluso in alcun canone biblico). Tuttavia la tradizione cristiana ha accolto alcune delle informazioni in esso contenute, in particolare relativamente alla vita di Maria e dei suoi genitori Anna e Gioacchino.
Deve il nome "protovangelo" all'umanista francese Guillaume Postel nel XVI secolo ed è relativo all'antecedenza cronologica degli eventi in esso narrati rispetto al materiale contenuto nei quattro vangeli canonici.[3]