Persona (filosofia)
individuo con una coscienza e identità (da non utilizzare per "istanza di" [P31], usare invece "umano" [Q5]) / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Il termine persona proviene dal latino persōna (corpo/maschera dell'attore), e questo probabilmente dall'etrusco phersum (corpo/‘maschera dell'attore', ‘personaggio’), il quale procede dal greco πρóσωπον [prósôpon]. Il concetto di persona è un concetto principalmente filosofico, che esprime la singolarità di ogni individuo della specie umana in contrapposizione al concetto filosofico di “natura umana” che esprime ciò che hanno in comune.
Il significato attuale di persona ha origine nelle controversie cristologiche dei secoli IV e V. Nel corso del dibattito tra le differenti scuole teologiche, si svilupparono concetti fino allora sconosciuti. Si cercava di disporre di strumenti di pensiero filosofico, attraverso i quali mantenere un dibattito intellettuale onesto e rigoroso circa i dogmi riferiti al Λóγος (Logos: “Parola”), e che permettessero di chiarire le differenze o similitudini di questi con Dio Padre. Per questo la filosofia prese in prestito dal teatro greco il termine πρόσωπον [prósôpon], e lo trasformò in un termine filosofico, definendo il Λóγος (Logos) come Persona divina. Per affinità, il concetto fu in seguito applicato allo Spirito Santo, agli angeli e agli esseri umani tutti.
In ambito filosofico, si definisce persona un essere dotato, nella concezione moderna almeno potenzialmente[1], di coscienza di sé e in possesso di una propria identità[2]. L'esempio più evidente di persona - per alcuni l'unico - è la persona umana[3]. La nozione di "persona" è anche oggetto degli approfondimenti propri dell'antropologia filosofica.