Patrimoni dell'umanità della Lituania
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I patrimoni dell'umanità della Lituania sono i siti dichiarati dall'UNESCO come patrimonio dell'umanità in Lituania, la quale è divenuta parte contraente della Convenzione sul patrimonio dell'umanità il 31 marzo 1992, come uno degli stati successori dell'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche[1].
Al 2023 i siti iscritti nella Lista dei patrimoni dell'umanità sono cinque, mentre una è la candidatura per una nuova iscrizione[1]. Il primo sito iscritto nella lista è stato nel 1994 il Centro storico di Vilnius, durante la diciottesima sessione del comitato del patrimonio mondiale. Nella ventiquattresima sessione (2000), l'Istmo di Curlandia è divenuto il secondo sito lituano riconosciuto dall'UNESCO. Il terzo e il quarto patrimonio, sono stati inclusi nella lista rispettivamente nel 2004 e 2005 dalla ventottesima e ventinovesima sessione del comitato; si tratta del Sito archeologico di Kernavė e dell'Arco geodetico di Struve, comprendente diversi siti, in comune con altri nove paesi. Kaunas modernista: architettura dell'ottimismo, 1919-1939 è divenuta il quinto e più recente sito nel 2023, durante la quarantacinquesima sessione del comitato. Tutti i siti sono considerati culturali, secondo i criteri di selezione; due sono parte di siti transnazionali.