Parco regionale della Vena del Gesso Romagnola
Parco naturale regionale/provinciale (EUAP0696) / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Il parco regionale della Vena del Gesso Romagnola, situato nell'entroterra romagnolo tra Imola e Faenza, è un'area naturale protetta di oltre duemila ettari che si distingue tra le eccellenze[non chiaro] dell'Appennino settentrionale come unica catena montuosa costituita quasi esclusivamente da gesso. Le particolarità e i motivi di interesse di questo territorio hanno portato, negli anni sessanta, all'idea di tutelare la zona, avviando studi per definire e circoscrivere l'area. Il parco fu istituito il 15 febbraio 2005 dalla Regione Emilia-Romagna.
Parco regionale della Vena del Gesso Romagnola | |
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Monte Mauro al tramonto, la vetta più alta della Vena del Gesso Romagnola | |
Tipo di area | Parco regionale |
Codice WDPA | 390481 |
Codice EUAP | EUAP0696 |
Class. internaz. | Categoria IUCN IV: area di conservazione di habitat/specie |
Stati | Italia |
Regioni | Emilia-Romagna |
Province | Ravenna Bologna |
Comuni | Brisighella, Borgo Tossignano, Casalfiumanese, Casola Valsenio, Fontanelice, Riolo Terme |
Superficie a terra | 2042 (6.063 con l'aria contigua) ha |
Provvedimenti istitutivi | L.R. 21/02/2005 |
Gestore | Ente di gestione per i Parchi e la Biodiversità - Romagna |
Presidente | Antonio Venturi |
Direttore | Nevio Agostini |
Mappa di localizzazione | |
Sito istituzionale | |
Il territorio del parco si sovrappone quasi interamente con la zona speciale di conservazione e zona di protezione speciale Vena del Gesso Romagnola (IT4070011)[1] ed è gestito dall'Ente di gestione per i Parchi e la Biodiversità - Romagna.[2]
La vena del gesso romagnola dal 19 settembre 2023 è riconosciuta Patrimonio dell'umanità dall'Unesco come parte del sito "Carsismo nelle evaporiti e grotte dell'Appennino settentrionale".[3][4]