Mostra multimediale immersiva
format di esposizione museale con sostituzione del manufatto artistico con la sua immagine digitale / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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La mostra multimediale immersiva è un format di esposizione museale il cui processo di esibizione dell'arte si basa sulla sostituzione del manufatto artistico con la sua immagine digitale, manipolata e resa disponibile attraverso molteplici tecnologie di carattere percettivo e partecipativo.
Sviluppatasi a partire dal secondo decennio del XXI secolo, la mostra digitale immersiva nasce inizialmente con l'intento di dare vita a "mostre-evento" incentrate sulla produzione di artisti dal nome molto riconoscibile (Leonardo da Vinci, Caravaggio, Claude Monet, Vincent van Gogh, Gustav Klimt, Renè Magritte, Salvado Dalì, Banksy). Tuttavia, il successo di pubblico riscontrato durante le prime manifestazioni ha indotto diversi soggetti a produrre mostre immersive veicolanti altri tipi di contenuti: alcuni esempi in Italia sono la mostra del 2016 Uffizi Virtual Experience[1] che espone una selezione delle migliori opere appartenenti alla collezione degli Galleria degli Uffizi, la mostra Bologna Experience[2] del 2017, spettacolo interattivo volto a raccontare la città di Bologna non solo in ottica storica ma anche presente e futura, e la mostra progettata nel 2021 Castello di Gallipoli - Un mare di storie. Un viaggio experience[3] che, attraverso l'incontro virtuale con tre figure storiche (Francesco di Giorgio Martini, Jakob Philipp Hackert e Caterina II) e una sala immersiva, si propone di narrare la storia dell'epoca d'oro di Gallipoli.
La legittimità di questa modalità espositiva è molto discussa all’interno del mondo dell’arte. Rispetto alle mostre basate su opere di arte digitale, sovente finalizzate a sollecitare nello spettatore una riflessione sulla rappresentazione mediatica, una mostra experience tout court digitalizza qualcosa che nasce con una forma diversa, smaterializza il materiale, producendo effetti indagati da discipline quali la semiotica dei media e l’estetica.