Marchesato di Gazoldo
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Il feudo di Gazoldo fu un possedimento mantovano di antiche origini, appartenuto alla sfera giuridica dei conti rurali di Mosio (conte Ruggero) già dal XII secolo e dotato di autonomia economica ed amministrativa. Passato in possesso ai Bonacolsi, signori di Mantova, divenne feudo degli Ippoliti[1][2] a seguito del matrimonio di Felicina Bonacolsi con Albertino Ippoliti, avvenuto nel 1305. La sposa portò in dote ampi possedimenti, che comprendevano anche le terre del feudo. Il 20 dicembre 1354 l'imperatore Carlo IV di Lussemburgo concesse ad Albertino Ippoliti l'investitura feudale della villa seu terra Gazoldi e delle sue pertinenze, trasferendogli tutti i diritti e riconoscendogli il titolo comitale e di principe dell'Impero. Divenuto così feudo imperiale, gli Ippoliti si affrancarono dalle possibili mire dei potenti Gonzaga di Mantova, dei quali divennero amici e funzionari ducali.
Marchesato di Gazoldo | |
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Dati amministrativi | |
Lingue ufficiali | Italiano, latino |
Lingue parlate | Dialetto gazoldese |
Capitale | Gazoldo |
Dipendente da | Sacro Romano Impero |
Politica | |
Forma di governo | Monarchia assoluta (contea) |
Nascita | 1354 con Albertino Ippoliti |
Causa | investitura imperiale da parte di Carlo IV di Lussemburgo |
Fine | 1796 con Carlo Maria Ippoliti |
Causa | Occupazione napoleonica |
Territorio e popolazione | |
Bacino geografico | Alcuni territori del mantovano |
Territorio originale | Gazoldo degli Ippoliti |
Massima estensione | 13 km² circa nel secolo XVIII |
Popolazione | 1000 abitanti circa nel secolo XVIII |
Economia | |
Valuta | Zecca di Gazoldo dal 1590 al 1595 |
Risorse | Agricoltura, allevamento |
Commerci con | Feudi vicini |
Religione e società | |
Religione di Stato | Cattolicesimo |
Classi sociali | Nobili, clero, mezzadri, operai. |
Evoluzione storica | |
Preceduto da | Signoria di Mantova |
Succeduto da | Repubblica Cisalpina |