Marca aleramica
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La Marca Aleramica (anche del Piemonte e Liguria Centrale) fu un margraviato o principato marchionale[1] del Sacro Romano Impero nel nord-occidente del Regno d'Italia, fondato nel X secolo dal imperatore Ottone I a favore del conte franco Aleramo. La marca originale era confinante con la Marca Arduinica, la Marca Anscarica e la Marca Obertenga, fondate dallo stesso imperatore nel quadro della politica di difesa del litorale marittimo italiano.
Marca Aleramica | |
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Dati amministrativi | |
Nome completo | Marca Aleramica o del Piemonte e Liguria Centrale |
Lingue ufficiali | Latino |
Lingue parlate | Volgare |
Capitale | |
Dipendente da | Regno d'Italia |
Politica | |
Forma di Stato | Margraviato |
Forma di governo | Principato |
Nascita | 967 con Aleramo I |
Causa | diploma del imperatore Ottone I |
Fine | 1602 con Sforza Andrea del Carretto |
Causa |
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Territorio e popolazione | |
Bacino geografico | nord Italia |
Religione e società | |
Religioni preminenti | cattolicesimo |
Religioni minoritarie | ebraismo |
Evoluzione storica | |
Preceduto da | Ducato di Lombardia |
Succeduto da | |
Assegnata in totalità al primo marchese Aleramo, fu suddivisa secondo la tradizione salica della casata tra i suoi due figli nelle marchi di Savona e del Monferrato, che dopo furono anche queste suddivisi in successivi frazioni amministrative (tutti chiamati marchesati). Nonostante l'autonomia parziale, tutti i marchesi partecipavano della sovranità condivisa della marca originale.
La decadenza viene regolarmente attribuita a l'eccessiva suddivisione amministrativa del territorio insieme allo sviluppo dei comuni nelle città del paese tra il XII e il XIII secolo.[2] L'ultime frazione della marca a mantenere la sovranità furono il marchesato del Finale, il cui possesso passò al re Filippo III di Spagna nel 1602,[3] ed il marchesato del Monferrato, staccato dalla dinastia Aleramica nel 1305[4], ed elevato a ducato (sotto i Gonzaga) nel 1574 (annesso dopo ai domini sabaude nel 1707).[5][6]