Legge di Poiseuille
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In fluidodinamica, la legge di Poiseuille (o anche di Hagen-Poiseuille) è una legge fisica che permette di mettere in relazione la caduta di pressione e la portata delle condutture. La legge nella forma più elementare vale se il fluido è incompressibile, newtoniano e in regime laminare. Inoltre per semplificare il problema in genere si considera che la tubazione sia a sezione cilindrica costante[1], questa ultima ipotesi non è necessaria.
L'enunciato della legge è: la portata è direttamente proporzionale al gradiente di pressione e al quadrato della superficie, e inversamente proporzionale alla lunghezza del condotto e alla viscosità del fluido.
È stata determinata empiricamente in maniera indipendente da Jean Léonard Marie Poiseuille nel 1838[2] e da Gotthilf Heinrich Ludwig Hagen[3]. La spiegazione teorica della legge di Poiseuille venne data successivamente da George Stokes nel 1845[4]. La legge venne formulata inizialmente per studiare come il sangue scorre nei vasi sanguigni e in seguito estesa al moto laminare nei fluidi incompressibili.
Tra le ipotesi date (incompressibilità, fluido newtoniano, regime laminare) va aggiunto che il raggio della tubazione deve essere molto più piccolo della sua lunghezza e che la tubazione sia orizzontale. Nel caso che il regime sia turbolento e non laminare, la caduta di pressione è maggiore di quella prevista dalla legge di Poiseuille.