Indianismo
movimento letterario e artistico brasiliano / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
Nella letteratura brasiliana, indianismo è il termine che indica l'idealizzazione dei popoli indigeni del Brasile (noti come "Indios"), i cui protagonisti talvolta sono dipinti come degli eroi nazionali mitici.[1] Era una delle caratteristiche del romanticismo in Brasile ed ebbe anche un'estensione, seppur piccola, nelle arti plastiche brasiliane nel corso del diciannovesimo secolo.
Mentre nel continente europeo i romantici idealizzavano il cavaliere medioevale, in Brasile non c'era altra alternativa che divinizzare l'indigeno, dato che in questo paese il Medioevo non venne vissuto storicamente.[2]
L'indianismo di Castro Alves portò alla poesia anti-schiavitù, che valorizzava il canto della natura e di ispirazione indianista. La poesia nera in Brasile, in particolare, conobbe il suo apice con João da Cruz e Sousa e Jorge de Lima.[3] Con l'opera di José de Alencar, l'indianismo romantico è un'espressione dell'epica associata alla lirica in delle dimensioni mitiche. Egli criticava la società carioca, la città nella quale era cresciuto, evidenziandone gli aspetti negativi e i costumi borghesi. In queste opere, predominano i personaggi dell'alta società, con la presenza notevole di figure femminili. I poveri o gli schiavi hanno un ruolo piccolo o non lo hanno affatto negli intrighi.[4] L'opera di Gonçalves Dias, d'altro canto, si riferisce a una forma di sentimento nativista; divenne persino un sinonimo di indipendenza nella sua modalità di indianismo romantico.[5]
Il romanzo indianista, tipicamente brasiliano, fu una delle tendenze principali del romanticismo di questo paese. Il prestigio dell'indianismo (che faceva dell'indio e dei costumi indigeni un centro di interesse letterario) presso il pubblico fu grande e immediato. Vari fattori contribuirono alla sua creazione, tra i quali:
- le idee del filosofo illuminista e preromantico Jean-Jacques Rousseau. Secondo lui, in origine l'uomo era puro, ma si era corrotto dal contatto con la civiltà. Perciò, Rousseau vede nell'uomo primitivo il modello dell'essere umano.
- in Brasile, queste idee vennero accolte pienamente dagli artisti e dal pubblico, perché l'indiano locale poteva essere identificato con il buon selvaggio russoviano; l'antica colonia portoghese non possedeva della materia medievale ricca e avventurosa del romanticismo europeo: il cavaliere medioevale rappresentava la figura dell'eroe romantico, giusto, fedele, coraggioso, forte ed etico. Quindi è l'autoctono dei territori coloniali brasiliani che rappresenta la purezza, l'innocenza dell'uomo non corrotto dalla società, oltre ad assomigliare agli eroi medievali. Lo stesso Brasile, di nuovo indipendente, divenne una sorta di "paradiso americano" al riparo dalla decadenza culturale delle civiltà portoghese ed europea in generale.