Impero bizantino durante la dinastia macedone
Impero bizantino dall'867 al 1057 / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
L'impero bizantino ebbe una grandiosa rinascita durante il regno degli imperatori macedoni della fine del IX, X e all'inizio dell'XI secolo, quando ottenne il controllo sul Mare Adriatico, sull'Italia meridionale e su tutto il territorio dello zar Samuele di Bulgaria. Le città dell'impero si ingrandirono e il benessere si diffuse nelle province a causa della ritrovata sicurezza. La popolazione crebbe e la produzione aumentò, stimolando anche l'incoraggiamento del commercio. Culturalmente, ci fu una notevole crescita nell'istruzione e nell'apprendimento (si parla di "Rinascimento macedone"). I testi antichi vennero conservati e pazientemente ricopiati. L'arte bizantina fiorì e splendidi mosaici abbellirono gli interni delle numerose nuove chiese.[1]
Impero bizantino Βασιλεία Ῥωμαίων | |
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L'Impero Bizantino nel 1025, alla morte di Basilio II Bulgaroctono | |
Dati amministrativi | |
Lingue ufficiali | Greco e latino (solo cerimoniale) |
Lingue parlate | Greco medievale |
Capitale | Costantinopoli |
Politica | |
Nascita | 24 settembre 867 |
Causa | Basilio I diventa imperatore |
Fine | 31 agosto 1056 |
Causa | Morte di Teodora Porfirogenita |
Territorio e popolazione | |
Bacino geografico | Balcani, Anatolia, Italia, Siria, Armenia |
Religione e società | |
Religione di Stato | Chiesa ortodossa |
Evoluzione storica | |
Preceduto da | Impero bizantino durante la dinastia amoriana |
Succeduto da | Impero bizantino durante la dinastia Ducas |
Nonostante l'impero fosse significativamente più piccolo rispetto al regno di Giustiniano I, era però più forte, poiché i territori rimanenti erano meno dispersi geograficamente e più politicamente e culturalmente integrati.