La guerra russo-polacca del 1792 o, come riportata in fonti polacche, la guerra in difesa della costituzione (in polacco wojna w obronie Konstytucji 3 maja),[2][3] ebbe luogo nel 1792 con la Confederazione polacco-lituana da un lato e l'Impero russo e la confederazione di Targowica (la nobiltà ostile alla ventata riformista che stava sperimentando la Polonia-Lituania con l'adozione della Costituzione polacca di maggio) dall'altro.[4]
Fatti in breve Guerra russo-polacca del 1792 parte delle guerre russo-polacche, Data ...
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La guerra si svolse in due teatri: uno settentrionale, in Lituania, e uno meridionale, in quella che oggi è Ucraina. In entrambi gli scenari, le forze polacche si ritirarono davanti alle forze russe numericamente superiori, malgrado fossero riuscite a resistere in maniera significativamente maggiore nel sud, grazie all'efficace guida dei comandanti polacchi Józef Poniatowski e Tadeusz Kościuszko. Durante i tre mesi di lotta, si combatterono diverse schermaglie, ma nessuna delle fazioni ottenne una vittoria decisiva.[5] Il maggiore successo ottenuto dalle forze polacche risultò la battaglia di Zieleńce del 18 giugno; all'indomani dello scontro fu istituita la più alta onorificenza militare polacca, la Virtuti militari. La guerra terminò quando il re polacco Stanislao II Augusto Poniatowski decise di cercare una soluzione diplomatica, chiedendo una tregua con i russi e aderendo in quell'occasione alla confederazione di Targowica, come richiesto dall'Impero.[6] La cessazione delle ostilità non si rivelò senza conseguenze per la Confederazione, poiché subito dopo la resa ebbe luogo la seconda spartizione.