Giubileo straordinario della redenzione
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Il Giubileo straordinario della redenzione è stato proclamato da papa Giovanni Paolo II per mezzo della bolla pontificia Aperite Portas Redemptori. Precedentemente annunciato dallo stesso pontefice il 26 novembre 1982, ha avuto inizio il 25 marzo 1983 e si è concluso il 22 aprile 1984 [1], Domenica di Pasqua.
Il papa ha dichiarato che il giubileo, ricorrente nel millenovecentocinquantesimo della morte e resurrezione di Gesù, sarà dedicato alla redenzione.
Il papa ha fatto l'annuncio nel corso dell'allocuzione a conclusione della riunione plenaria del Collegio Cardinalizio del 26 novembre 1982:
«E ora, mi sta a cuore darvi un annuncio, che certamente sarà motivo di grande gioia per voi e per tutta la Chiesa. Nel 1933, il mio predecessore Pio XI di venerata memoria, ricordò solennemente la ricorrenza diciannove volte centenaria dell’Anno della Redenzione, con l’indizione di uno speciale Giubileo. Nel prossimo anno cadrà pertanto il 1950º anniversario della Redenzione.
Sebbene non vi sia stata finora la consuetudine di una celebrazione intermedia, cioè nel 50º, vi sono forti motivi perché tale ricorrenza sia degnamente commemorata anche nel 1983. Anzitutto è da sottolineare la centralità dell’evento, che non può non condurre i cuori degli uomini a sempre più grande amore e attrazione verso l’opera compiuta da Cristo, “Redentore dell’uomo”, col mistero pasquale della sua Passione, Morte e Risurrezione. Inoltre si avvicina il prossimo Sinodo dei Vescovi, dedicato alla riconciliazione e alla penitenza nella missione della Chiesa: il Giubileo contribuirà certamente in modo vivo e sentito a far approfondire da tutti tale tema, e a far convergere con maggiore intensità il pensiero e l’affetto dell’uomo contemporaneo verso il sacramento che Cristo ha istituito per applicare ai singoli i tesori della sua Redenzione mediante il suo Sangue: “Siete stati comprati a caro prezzo” (1 Cor 6, 20), “non a prezzo di cose corruttibili come l’argento e l’oro . . . ma con il sangue prezioso di Cristo” (1 Pt 1, 18). Infine, il Giubileo della Redenzione aiuterà anche a portare avanti una degna preparazione per l’Anno Santo del Duemila.
È sembrato perciò opportuno, in considerazione di tutti questi motivi, e accogliendo varie istanze giunte sull'argomento, che fosse indetto per il prossimo 1983 l’Anno Santo della Redenzione, il cui inizio avverrà nel corso della prossima Quaresima. Chiediamo al Signore che tale celebrazione porti una ventata di rinnovamento spirituale, a tutti i livelli! E confidiamo che una degna e accurata preparazione renda particolarmente feconda tale iniziativa.»
(Papa Giovanni Paolo II)