Giovanni Scoto Eriugena
monaco, teologo e filosofo irlandese / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Giovanni Scoto Eriùgena, o semplicemente Scoto Eriugena o Giovanni Eriugena[1] (in lat.: Iohannes Scotus Eriugena[2]; Irlanda, 810 circa – Inghilterra?, dopo l'877), è stato un monaco cristiano, teologo, filosofo e traduttore irlandese, considerato uno dei più grandi filosofi altomedievali per il contributo nell'ambito speculativo (Periphyseon) e di traduttore dell'opera dello Pseudo-Dionigi, che avrà vasta influenza sino alla fine del Medioevo.
Successe ad Alcuino di York (735-804) a capo della Schola palatina di Aquisgrana.[3]
Produsse un certo numero di opere, ma oggi è meglio conosciuto per aver scritto La divisione della natura, che è stata definita la "conquista finale" della filosofia antica, un'opera che "sintetizza le conquiste filosofiche di quindici secoli".[4] Fu anche uno dei pochi filosofi dell'Europa occidentale del suo tempo che conosceva il greco, avendo studiato ad Atene, all'epoca parte dell'impero bizantino. Una tradizione, considerata falsa dalla maggior parte degli storici, dice che fu pugnalato a morte dai suoi studenti a Malmesbury con le loro penne.