Giornate cinematografiche di Cartagine
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Le Giornate cinematografiche di Cartagine (in francese: Journées cinématographiques de Carthage; in arabo أيام قرطاج السينمائية?, ayyām Qarṭāj al-sīnimāiyya) sono un Festival cinematografico che si teneva inizialmente ogni due anni (alternandolo con le Giornate teatrali di Cartagine) a Tunisi (capitale della Tunisia). Dal 2014 il festival è diventato a cadenza annuale e la sede ospitante varia ogni anno tra diverse città della Tunisia.
Journées cinématographiques de Carthage | |
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Luogo | Tunisi |
Anni | 1966 - oggi |
Frequenza | annuale |
Fondato da | Chedli Klibi |
Genere | Cinema |
Sito ufficiale | www.jcctunisie.org/ |
Lanciata nel 1966 dal ministro della cultura tunisino, Chedli Klibi, questa manifestazione, la prima del genere nel mondo arabo, ha l'obiettivo di mettere in evidenza il cinema africano e del mondo arabo, creare ponti di dialogo tra il Nord e il Sud e proporre un incontro tra cineasti e appassionati del cinema di ogni genere.
Così si espresse allora Klibi:
«Nous espérons d'abord un dialogue. Un dialogue, franc, lucide, sans arrière-pensées. Mais nous sommes sûrs qu'un tel dialogue ne peut conduire qu'à une meilleure connaissance réciproque entre Africains et Européens, entre Méditerranée du Sud et Méditerranée du Nord.»
«Auspichiamo innanzitutto un dialogo. Un dialogo, franco, lucido, senza riserve mentali. Ma siamo sicuri che un tale dialogo non può che condurre ad una migliore conoscenza reciproca tra Africani ed Europei, tra Mediterraneo del Sud e Mediterraneo del Nord.»
Il programma ufficiale comprende diverse sezioni:[1] la competizione ufficiale e la sezione panoramica che sono aperte ai film arabi e africani, la sezione internazionale aperta ai film recenti e di grande qualità artistica, una sezione omaggio destinata al cinema nazionale o ad un cineasta di fama, oltre ad un atelier dei progetti destinato a favorire lo sviluppo dei progetti di film africani e arabi mediante la concessione di borse alle sceneggiature e una sezione video competitiva.
I premi vengono denominati Tanit (d'oro, di argento e di bronzo) in ricordo della antica divinità femminile cartaginese.