Festival di Berlino 2013
edizione del festival cinematografico / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
Caro Wikiwand AI, Facciamo breve rispondendo semplicemente a queste domande chiave:
Puoi elencare i principali fatti e statistiche su Festival di Berlino 2013?
Riassumi questo articolo per un bambino di 10 anni
La 63ª edizione del Festival internazionale del cinema di Berlino si è svolta a Berlino dal 7 al 17 febbraio 2013, con il Theater am Potsdamer Platz come sede principale.[1] Direttore del festival è stato per il dodicesimo anno Dieter Kosslick.
L'Orso d'oro è stato assegnato al film rumeno Il caso Kerenes di Călin Peter Netzer.
L'Orso d'oro alla carriera è stato assegnato al regista, sceneggiatore e produttore Claude Lanzmann, al quale è stata dedicata la sezione "Homage",[2] mentre la Berlinale Kamera è stata assegnata all'attrice Isabella Rossellini, al regista, sceneggiatore e produttore Richard Linklater e al regista Rosa von Praunheim.[3]
Molte sono state le novità di questa edizione. Oltre all’introduzione del Premio Heiner Carow, intitolato all'omonimo regista e sceneggiatore tedesco deceduto nel 1997 e assegnato a produzioni tedesche capaci di affrontare rilevanti questioni sociali e politiche,[4] sono state inaugurate due nuove sezioni speciali: "Berlinale Classics", che ha offerto la visione di classici recentemente restaurati all'interno della retrospettiva,[5] e "NATIVe - A Journey into Indigenous Cinema", dedicata alla narrazione dei popoli indigeni di tutto il mondo attraverso produzioni degli ultimi cinque decenni.[6] Inoltre, nella sezione "Kinderfilmfest" la giuria internazionale "14plus" ha affiancato quella "Kplus" per l'assegnazione del Grand Prix e dello Special Prize.[7]
Il festival è stato aperto dal film fuori concorso The Grandmaster di Wong Kar-wai, che ha presieduto la giuria internazionale,[8] ed è stato chiuso dal vincitore dell'Orso d'oro.[9]
La retrospettiva di questa edizione, intitolata "The Weimar Touch. The International Influence of Weimar Cinema After 1933", è stata dedicata all'impatto della Repubblica di Weimar sul cinema internazionale dalla salita al potere del nazismo fino agli anni cinquanta.[10]