Fenice (valuta)
prima valuta del moderno Stato greco / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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La fenice (greco: φοίνιξ) è stata la prima valuta del moderno Stato greco. Venne introdotta nel 1828 dal governatore Giovanni Capodistria ed era suddivisa in 100 lepta.
Moneta da 1 fenice | |
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Fenice che risorge dal fuoco, sopra croce, sulla sinistra in alto raggi solari. Intorno ΕΛΛΗΝΙΚΗ ΠΟΛΙΤΕΙΑ[1] | Corona di alloro e oleandro. Al centro il valore - 1 ΦΟΙΝΙΞ'[2]. Intorno ΚΥΒΕΡΝΗΤΗΣ Ι. Α. ΚΑΠΟΔΙΣΤΡΙΑΣ [3] In esergo data e segni di zecca (Egina). |
AG 29 mm |
Il nome adottato derivava da quella della fenice, l'uccello mitologico scelto come simbolo per indicare la rinascita della Grecia. La fenice sostituì i kuruş turchi con un rapporto di sei fenici per un kuruş.
Venne coniata una quantità ridotta di fenici e la maggior parte delle transazioni in Grecia continuò ad essere effettuata con valuta straniera. Non avendo a disposizione abbastanza metallo prezioso da utilizzare per coniare più monete, nel 1831 il governo emise 300.000 fenici aggiuntive in banconote senza alcun fondo per sostenerle. Come risultato, le banconote vennero universalmente rifiutate. Nel 1832 il sistema valutario fu riformato e venne introdotta la dracma per sostituire alla pari la fenice.