Eddy Merckx
ciclista su strada, pistard e ciclocrossista belga / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
Caro Wikiwand AI, Facciamo breve rispondendo semplicemente a queste domande chiave:
Puoi elencare i principali fatti e statistiche su Eddy Merckx?
Riassumi questo articolo per un bambino di 10 anni
Eddy Merckx, all'anagrafe Édouard Louis Joseph Merckx (Meensel-Kiezegem, 17 giugno 1945), è un ex ciclista su strada, pistard e ciclocrossista belga. Professionista dal 1965 al 1978 e soprannominato "il Cannibale" per la voglia di vincere sempre e non lasciare nulla agli avversari,[1][2][3] è il corridore più vincente della storia del ciclismo, ed è considerato tra i più forti[4] ciclisti di tutti i tempi[5]; Nel suo palmarès, in circa 1800 corse su strada cui prese parte tra i professionisti riportò 445 vittorie, un record, alle quali si aggiungono 80 successi su pista.[6] Jacques Goddet, allora patron del Tour de France, indicò Fausto Coppi come «il più grande» ed Eddy Merckx come «il più forte» ciclista di sempre; mentre lo storico del ciclismo William Fotheringham lo definì metà uomo metà bicicletta.[7][8]
Eddy Merckx | ||
---|---|---|
Eddy Merckx alla Molteni nel 1973 | ||
Nazionalità | Belgio | |
Altezza | 182 cm | |
Peso | 74 kg | |
Ciclismo | ||
Specialità | Strada, pista, ciclocross | |
Termine carriera | 1978 | |
Carriera | ||
Squadre di club | ||
1965 | Solo | |
1966-1967 | Peugeot | |
1968-1969 | Faema | |
1970 | Faemino | |
1971-1976 | Molteni | |
1977 | Fiat France | |
1978 | C & A | |
Nazionale | ||
1964-1977 | Belgio | |
Carriera da allenatore | ||
1986-1996 | Belgio | |
1998-2000 | Vlaanderen 2002 | |
2001-2004 | Vlaanderen | |
Palmarès | ||
Mondiali su strada | ||
Oro | Sallanches 1964 | In linea dil. |
Oro | Heerlen 1967 | In linea |
Oro | Mendrisio 1971 | In linea |
Oro | Montreal 1974 | In linea |
Tra i suoi successi figurano cinque edizioni del Tour de France (1969, 1970, 1971, 1972 e 1974), record condiviso con Jacques Anquetil, Bernard Hinault e Miguel Indurain, cinque edizioni del Giro d'Italia (1968, 1970, 1972, 1973 e 1974), eguagliando il primato di trionfi di Alfredo Binda e Fausto Coppi, e una edizione della Vuelta a España, nel 1973, peraltro alla sua unica partecipazione alla corsa.
È uno dei soli sette ciclisti ad aver conquistato tutti i tre Grandi Giri,[9] e l'unico ad essere riuscito a realizzare l'accoppiata Giro-Tour per tre volte (1970, 1972 e 1974); inoltre è l'unico ad aver aggiunto ai tre Grandi Giri la vittoria del Giro di Svizzera, considerato la quarta corsa a tappe per importanza. Nel 1974 vinse, nella stessa stagione, Giro d'Italia, Tour de France e campionato mondiale su strada: soltanto l'irlandese Stephen Roche, nel 1987, è riuscito ad eguagliarlo. Al Tour detiene il record di tappe vinte in totale (34, a pari merito con Mark Cavendish)[3] e in una sola edizione (8, a pari merito con Charles Pélissier e Freddy Maertens) e il maggior numero di maglie gialle (111);[10] al Giro vinse invece 25 tappe e vestì di rosa per 77 volte, anche quest'ultimo è un record.[2][3][11] Se consideriamo il numero di tappe complessive vinte da Merckx sia al Giro d'Italia sia al Tour de France, il Cannibale detiene un altro record ineguagliato e difficilmente raggiungibile a breve scadenza: 59 tappe (di cui 34 al Tour e 25 al Giro).[12]
Tra le corse di un giorno fece invece suoi quattro campionati del mondo su strada, di cui uno per dilettanti (1964) e tre per professionisti (1967, 1971 e 1974), oltre a trenta grandi classiche,[13] di cui ben diciannove classiche "monumento" (sette Milano-Sanremo, superando dunque il precedente record di Costante Girardengo, che era di 6 vittorie, cinque Liegi-Bastogne-Liegi, tre Parigi-Roubaix, due Giri delle Fiandre e due Giri di Lombardia), oltre a tre Frecce Vallone, tre Gand-Wevelgem, due Amstel Gold Race, due Trofeo Laigueglia e un Gran Piemonte.[12][14] È anche uno dei tre corridori ad essere riuscito ad imporsi in tutte le cinque classiche monumento[15], l'unico ad averle vinte tutte almeno due volte, ed è uno dei quattro corridori ad aver vinto una grande classica alla prima partecipazione a questo tipo di corsa, alla Milano Sanremo del 1966, insieme a Rik Van Steenbergen, Jean-Pierre Monseré, e Lenny Martinez.[16][17][18]
Per sette anni consecutivi, dal 1969 al 1975, fece suo il Super Prestige Pernod, sorta di coppa del mondo a punti su strada, antesignano dell'UCI World Tour, introdotto soltanto nel 2011[3]
Per quanto concerne l'attività su pista fu invece primatista dell'ora su bicicletta tradizionale per ventotto anni, dal 1972 al 2000 (percorse 49,432 km), quando venne battuto da Chris Boardman[19] vincendo inoltre diciassette Sei giorni.[3][12][20][21]