Duomo di Trento
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La cattedrale di San Vigilio, ossia il duomo di Trento, è la chiesa principale della città. È la cattedrale dell'arcidiocesi tridentina[3], ed è stata elevata al rango di basilica minore da papa Pio X il 18 marzo 1913[4] e annoverata tra i monumenti nazionali italiani con regio decreto nel 1940[5].
Cattedrale di San Vigilio | |
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Stato | Italia |
Regione | Trentino-Alto Adige |
Località | Trento |
Coordinate | 46°04′00.84″N 11°07′17.4″E |
Religione | cattolica di rito romano |
Titolare | Vigilio di Trento |
Arcidiocesi | Trento |
Architetto | Adamo d'Arogno |
Stile architettonico | Romanico-gotico[1][2] |
Inizio costruzione | IV secolo (primo edificio) 1212 (struttura attuale) |
Sito web | www.cattedralesanvigilio.it/ |
L'edificio, in origine basilica cimiteriale, venne fondato nel IV secolo da san Vigilio per accogliere i corpi dei santi martiri d'Anaunia, e ha attraversato diverse fasi costruttive. Si ricorda in particolare la completa ricostruzione voluta dal principe vescovo Federico Vanga, cominciata all'inizio del Duecento e protrattasi fino al Cinquecento, da cui discendono le attuali forme romanico-gotiche; a tale rifacimento si sommano interventi successivi. I resti dell'antica basilica paleocristiana si trovano ancora, musealizzati, sotto all'attuale piano pavimentale.
Situata nel centro cittadino, delimita con il proprio fianco sinistro il lato meridionale di piazza Duomo e, sul lato sinistro del presbiterio, è annessa al Palazzo Pretorio. All'esterno sono di particolare interesse i due rosoni (uno in facciata, l'altro sul prospetto nord del transetto) e il maestoso protiro settentrionale, mentre all'interno sono presenti diverse sepolture monumentali, i capolavori barocchi dell'altare maggiore e della cappella del Crocifisso e diversi affreschi due e trecenteschi in gran parte frammentari, fra cui spicca il ciclo con la vita di san Giuliano l'ospitaliere.