Disturbi del neurosviluppo
disturbi ad esordio nel periodo dello sviluppo e con possibile permanenza in età adulta / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Il termine "neurosviluppo" deriva dal greco antico νεῦρον (nervo), e "sviluppo", dal latino dis-, prefisso, e volvĕre (arrotolare, avvolgere). Pertanto, il neurosviluppo è il processo di sviluppo del sistema nervoso, comprese le sue strutture e le funzioni cognitive e comportamentali correlate. I disturbi del neurosviluppo pertanto, sono condizioni mediche che coinvolgono anomalie nel normale sviluppo del cervello. Una delle peculiarità significative di tali disturbi è la loro manifestazione tipicamente durante l'infanzia, prima dell'età adolescenziale. Inoltre, si distinguono da molti disturbi neuropsichiatrici per il loro decorso clinico costante e stabile nel tempo, contrariamente a situazioni caratterizzate da remissioni e ricadute[1].
Disturbo del neurosviluppo | |
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Specialità | psichiatria e neuropsichiatria infantile |
Classificazione e risorse esterne (EN) | |
MeSH | D065886 |
I deficit associati ai disturbi dello sviluppo possono arrecare significative difficoltà nel funzionamento personale, sociale, scolastico o lavorativo dei soggetti affetti. Questi deficit possono manifestarsi in varie forme, quali difficoltà nell'apprendimento, nel controllo delle funzioni esecutive, nonché compromissione delle capacità sociali o intellettive nel loro complesso. Spesso si osserva la compresenza di due o più disturbi del neurosviluppo in un individuo. Ad esempio, è frequente che le persone affette da disturbo dello spettro autistico presentino anche una disabilità intellettiva.[2]
Secondo l’Istituto Superiore di Sanità[3], in Italia, i disturbi del neurosviluppo colpiscono quasi 2 milioni di bambini e ragazzi, corrispondenti al 10-20% della popolazione tra 0 e 17 anni. Tale dato evidenzia l'ampia portata di tali condizioni nel contesto della popolazione giovanile del Paese.