De architectura
opera di Vitruvio / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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De architectura (Sull'architettura) è un trattato latino scritto da Marco Vitruvio Pollione intorno al 15 a.C.[1] È l'unico testo sull'architettura giunto integro dall'antichità e divenne il fondamento teorico dell'architettura occidentale, dal Rinascimento fino alla fine del XIX secolo. L'opera costituisce inoltre una delle fonti principali della moderna conoscenza sui metodi costruttivi degli antichi romani, come pure della progettazione di strutture, sia grandi (acquedotti, edifici, bagni, porti) che piccole (macchine, strumenti di misurazione, utensili).
«Haec autem ita fieri debent, ut habeatur ratio firmitatis, utilitatis, venustatis.»
«In tutte queste cose che si hanno da fare devesi avere per scopo la solidità, l'utilità, e la bellezza.»
(Marco Vitruvio Pollione, De Architectura, liber I, 2)
De architectura | |
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Edizione in italiano, tradotta e illustrata da Cesare Cesariano (1521) | |
Autore | Marco Vitruvio Pollione |
1ª ed. originale | circa 15 a.C. |
Editio princeps | Roma, Eucharius Silber, 1486-87 |
Genere | trattato |
Sottogenere | architettura, ingegneria |
Lingua originale | latino |