Collezione Giustiniani
raccolta di opere d'arte / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
La collezione Giustiniani è stata una collezione di opere d'arte sviluppatasi a Roma nel Seicento e appartenuta alla famiglia di origini genovesi dei Giustiniani.[1]
La collezione, iniziata già nel Cinquecento da Giuseppe Giustiniani ma poi accresciuta nel Seicento col mecenatismo dei figli Benedetto e Vincenzo, nonché dal pronipote Andrea, rappresentò di fatto una delle più grandi e importanti raccolte di Roma e d'Europa custodendo alcuni dei massimi capolavori della pittura europea del Seicento e divenendo nel contempo scuola e modello per le future raccolte collezionistiche.
L'elenco di opere comprendeva sia quelle archeologiche, di cui divenne noto la Galleria Giustiniana, libro di incisioni riprendenti l'intero inventario di antichità, che pittoriche, di cui il successo della quadreria fu dovuto principalmente ai dipinti commissionati al Caravaggio, di cui i Giustiniani furono i primi protettori assieme al cardinal Del Monte, oltre che ad altri artisti come Regnier, van Baburen, Domenichino, Jusepe de Ribera, Nicolas Poussin, Gerrit van Honthorst e altri.[1]
Nel XIX secolo un intero blocco di opere pittoriche, composto da alcuni dei pezzi più importanti della collezione, fu acquistato dal sovrano di Prussia ed è oggi conservato tra le raccolte del palazzo di Sanssouci a Potsdam e quelle della Gemäldegalerie di Berlino, mentre il nucleo centrale delle sculture d'antichità confluì nella collezione Torlonia.[2]